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Un italiano tra i leader della gastronomia del futuro: chi è

Alla scoperta di Gian Marco Viano, produttore di vini di Carema, in provincia di Torino, inserito nella lista dei futuro leader della gastronomia mondiale

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C’è un italiano tra i leader della gastronomia mondiale del futuro: si tratta di Gian Marco Viano, produttore di vini di Carema in provincia di Torino, inserito tra i giovani che plasmeranno il settore nei prossimi anni nella lista 50 Next, stilata dall’organizzazione di The World’s 50 Best Restaurants e di The World’s 50 Best Bars.

L’elenco inaugurale di 50 Next è composto da persone provenienti da 34 Paesi diversi che l’organizzazione ha identificato come leader delle nuove generazioni nel settore alimentare e delle bevande. Il totale dei candidati è di 700 persone divisi in 7 categorie: la lista comprende i giovani più influenti che lavorano nei campi della gastronomia, della tecnologia, dell’istruzione, delle industrie creative, della scienza, dell’ospitalità e dell’attivismo.

Gian Marco Viano fa parte della “Nouvelle Vague” dei viticultori eroici di Carema,  piccolo borgo di circa 800 abitanti situato in provincia di Torino al confine con la Valle d’Aosta che vanta una tradizione legata alla viticultura risalente al 23 avanti Cristo.

Chi è Gian Marco Viano, leader della gastronomia mondiale del futuro

Viano ha avviato la sua attività vitivinicola nel 2014 sposando una filosofia produttiva che si ispira al regime biologico che insieme al divieto assoluto di qualsiasi prodotto di sintesi, prevede il rigoroso utilizzo di vigna di zolfo, rame e corroboranti naturali composti da alghe, oli essenziali e fiori d’arancio.

Una volta conseguito un diploma in campo tecnico, Gian Marco Viano ha deciso di intraprendere una nuova strada, avvicinandosi al mondo del vino inizialmente per passione, quasi per gioco. Successivamente, ha frequentato il corso per diventare sommelier e con grande spirito avventuriero, ha iniziato a girare per l’Europa, maturando esperienze nel campo della ristorazione e lavorando per diversi ristoranti stellati.

Tornato in Italia, ha preso servizio presso il Bellevue di Cogne, in Valle d’Aosta. Durante il tragitto da casa al posto di lavoro, si è letteralmente innamorato delle vigne di Carema: un colpo di fulmine che lo ha convinto ad abbandonare la professione di sommelier per dedicarsi anima e corpo al suo nuovo progetto.

Dopo aver fatto esperienze in vigna presso la Tenuta Roletto e Orsolani, e in cantina con l’azienda Cantine Briamara di Cuceglio, ha avviato una gestione propria a Carema, partendo da mezzo ettaro di terra suddiviso in sette vigneti, oltre a 3.800 metri quadrati di erbaluce nel comune di Parella.

Ciò che rende speciale Viano è l’aver scommesso sulla viticoltura biologica, eliminando i pesticidi in favore di alghe, oli essenziali e fiori d’arancio. Ha chiamato l’azienda Monte Maletto, prendendo spunto dal nome del monte che sovrasta e protegge i vigneti di Carema.

La sua scommessa è stata vinta: al momento Gian Marco produce a Carema i vini rossi Sole e Roccia e Battito del Maletto, il rosato Rosa del Maletto e il bianco Vecchie Tonneaux. Il suo grande spirito imprenditoriale ha portato linfa nuova a tutto il territorio, permettendo ai vigneti di vivere una vera e propria rinascita, paragonata alla “Nouvelle Vague” del cinema francese.

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