Cene segrete in giro per le città, il flashmob è servito
C’è la data, l’ora e il dress code: a chi si iscrive viene comunicata all’ultimo la location
Metti una sera a cena in città: c’è una data, c’è un menu, c’è anche un dress code.
Manca soltanto la location, che rimarrà segreta fino all’ultimo e comunicata via mail a chi si è iscritto alla serata.
All’ora x, comincia lo spettacolo: tutti gli invitati, di bianco vestiti, invadono pacificamente la piazza prescelta, e apparecchiano i tavoli con biancheria e stoviglie candidi che avranno portato da casa, così come le pietanze e le bevande.
Bandito l’usa e getta: no a piatti e bicchieri di plastica, sì a brocche di vetro e tovaglie di lino o cotone. Tutti possono partecipare in maniera gratuita, basta partecipare ai preparativi alla fine sparecchiare senza lasciare alcuna traccia.
Il flashmob, anzi long mob, a tavola è una tendenza che sta conquistando città e cittadine italiane: un momento creativo di incontro e riappropriazione degli spazi urbani, un’occasione per fare incontri interessanti e spesso anche per raccogliere fondi per beneficenza.
Il tam tam è tutto virtuale – via Facebook, via Twitter, via mail, via WhatsApp – ma poi la cena è un momento molto reale.
Prima Parigi e Berlino, poi Milano, Foggia, Torino, Bari…
Ogni volta l’evento è stato un successo senza precedenti. Ma in Italia anche tanti centri più piccoli stanno sperimentando questa nuova formula di aggregazione.
Sabato 12 settembre è il turno di Bassano del Grappa, appuntamento alle 20 in un luogo segreto che verrà comunicato agli iscritti.
Il filo conduttore è il colore bianco, sia per la tavola che per gli abiti, a cui si può aggiungere un tocco di rosso. A Monza l’appuntamento per la Cena in Bianco è per sabato 19 settembre: dalle prime indiscrezioni circolate in rete, tra le location in lizza potrebbe esserci nientemeno che villa Reale.