Briatore raddoppia e apre due locali a Roma. Le sue rivelazioni
Flavio Briatore ha confermato l'apertura di due nuovi locali a Roma, il Crazy Pizza e il Twiga: le anticipazioni ufficiali svelate dall'imprenditore
Flavio Briatore investe su Roma: l’imprenditore di Verzuolo, che non ha mai nascosto il fascino esercitato dalla “Dolce Vita” romana, ha annunciato l’imminente apertura di due nuovi locali, un ristorante in via Veneto e in seguito una “succursale” di una delle sue discoteche sulla terrazza dell’hotel Bernini.
I marchi interessati da queste nuove aperture sono Crazy Pizza e Twiga: il nuovo Crazy Pizza verrà aperto nella centralissima via Veneto, epicentro della Dolce Vita, ma il patron del Billionaire ha voluto chiarire che non si tratterà di una “banale pizzeria”, ma di un vero e proprio brand, la stessa visione dietro le aperture degli altri tre punti: il Crazy Pizza di Porto Cervo, in Costa Smeralda, quello di Londra e quello di Monte Carlo.
Briatore, Crazy Pizza e Twiga in arrivo a Roma: le anticipazioni
“Abbiamo aperto il primo Crazy pizza d’Italia a Porto Cervo, un business stagionale che però è andato molto bene – ha detto Briatore a Repubblica – Così abbiamo pensato di replicarlo: a Roma e a Milano”. Il locale in via Veneto dovrebbe aprire a gennaio, mentre per la succursale del Twiga, sulla terrazza dell’hotel Bernini, si dovrà attendere maggio.
Briatore ha assicurato che le nuove aperture contribuiranno a rilanciare Roma e a riportare in auge proprio il concetto di “Dolce Vita” rivitalizzando una zona che oggi, ha sottolineato, “è dormiente”. Creando anche nuovi posti di lavoro: sempre a Repubblica l’imprenditore ha annunciato che presto verrà fatto un open day per ragazzi tra i 22 e i 35 anni, e che prevede per i nuovi locali circa 120 assunzioni (40 per Crazy Pizza, 80 per il Twiga). Lo stipendio previsto? “In media 2 mila euro al mese” ha risposto Flavio Briatore.
Quanto costa una pizza nel locale di Briatore
Interpellato sul prezzo di una pizza nel nuovo “Crazy Pizza” a Roma, Flavio Briatore ha replicato: “I prezzi non li abbiamo ancora fatti, ma certo non occorrerà svaligiare una banca. A Riad e Monaco una margherita sta a 14 euro”.
Alla domanda sulle origini napoletane dei pizzaioli, l’imprenditore ha aggiunto: “Non necessariamente. Ne abbiamo molti, ma non sta scritto da nessuna parte che debbano essere per forza napoletani”