Boom di scarabei giapponesi in Lombardia e Piemonte: i rischi
Diverse regioni d'Italia, su tutte la Lombardia e il Piemonte, sono alle prese con l'invasione degli scarabei giapponesi: quali sono i rischi
Boom di scarabei giapponesi in due regioni d’Italia: sono diverse le segnalazioni della presenza di questo coleottero dal corpo verde metallizzato con riflessi bronzo sul dorso in Lombardia e in Piemonte.
Scarabei giapponesi, boom in Lombardia e Piemonte
Per quanto riguarda la Lombardia, le segnalazioni arrivano in modo particolare da Milano e soprattutto attraverso i social. Diverse le zone interessate: da San Siro all’Ippodromo La Maura, passando per Parco Sempione.
Restando in Lombardia, il problema riguarda anche tutto il circondario cremasco: come riportato da ‘La Provincia Cremona’, una delle prime segnalazioni è arrivata dal quartiere San Carlo, dove un cittadino ha affermato di aver fotografato nel suo giardini i coleotteri che stanno “distruggendo le foglie della vite e gli alberi da frutto”.
La presenza dello scarabeo giapponese è molto evidente anche in Piemonte, mentre alcuni focolai sono stati registrati in Valle d’Aosta e in Emilia Romagna. Gli esemplari di questa specie aliena rappresentano un pericolo per la flora autoctona: gli esemplari adulti, se indisturbati, si moltiplicano rapidamente e divorano foglie, fiori e frutti; le larve, invece, possono devastare i manti erbosi, i prati e i pascoli, nutrendosi delle radici.
Lo scarabeo giapponese può infestare più di 300 diverse specie vegetali tra cui piante da frutta, da giardino e numerosi tipi di piante coltivate. Tra quelle più comuni ci sono: mais, soia, fragola, pomodoro, peperone, vite, rosa, susino, pero, pesco, lampone, rovo, pisello, mirtillo, nocciolo e vite del Canada.
Il controllo delle specie invasive può essere effettuato andando a rendere l‘habitat meno adatto alle loro esigenze: i metodi impiegati nei casi di invasioni rilevanti consistono nella rimozione delle piante infestate dagli individui adulti e la successiva piantagione di specie vegetali immuni o resistenti ai loro attacchi.
Popillia Japonica, i rischi
Lo scarabeo giapponese, nome comune utilizzato per indicare la Popillia Japonica, è un coleottero caratterizzato da un’indole infestante: senza la presenza di un animale predatore che ne “regoli” la diffusione, rappresenta una grave minaccia per le piante.
Appartenente alla famiglia degli scarabei, questo coleottero è originario del Giappone e della Russia e venne introdotto in Nord America all’inizio del XX Secolo. La prima segnalazione in Europa, invece, riguarda l’Italia e risale al 2014, quando alcuni esemplari vennero avvistati proprio tra la Lombardia e il Piemonte.
Le conseguenze della diffusione degli scarabei giapponesi in alcuni casi sono state devastanti, con molti fiorai e vivaisti che sono dovuti correre ai riparti e mettere fiori e piante in una sorta di quarantena, proteggendo la fauna con delle reti.
Sul ‘Corriere della Sera’ si legge che nel frattempo le singole regioni italiane si stanno mobilitando per combattere l’invasione cittadina dei coleotteri, talmente dilagante da interessare non solo le zone verdi, ma anche le strade e i marciapiedi.
In Piemonte sono state collocate circa 1.200 trappole per arginare gli scarabei giapponesi: con la loro forma a ombrello ed esche specifiche, possono attirare e uccidere gli esemplari adulti. A Milano per il momento l’amministrazione comunale ha dichiara non c’è nessun allarme, ma il Servizio fitosanitario regionale ha registrato alti numeri di catture, che già fanno presagire la presenza di una popolazione di scarabei giapponesi più consistente rispetto agli anni passati.