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Arte & Cultura

Bobbio sullo sfondo della Gioconda di Leonardo: la nuova scoperta

Sullo sfondo della Gioconda di Leonardo da Vinci ci sarebbe il paesaggio di Bobbio, col suo ponte: la nuova scoperta sull'opera conservata al Louvre

La recente conferma in merito alla presenza di Leonardo da Vinci in località Pierfrancesco di Gropparello, nelle vicinanze di Bobbio (in provincia di Piacenza), scoperta da un gruppo di scienziati guidati da Andrea Baucon dell’Università di Genova e Gerolamo Lo Russo del Museo di Storia Naturale di Piacenza, rafforzerebbe la teoria secondo la quale sullo sfondo della celebre Gioconda ci sarebbe proprio Bobbio.

Ad affermarlo, tramite una nota, è stata la ricercatrice Carla Glori, autrice della teoria scientifica (già formulata da lei diversi anni fa) secondo cui il panorama alle spalle della Gioconda di Leonardo da Vinci sarebbe quello di Bobbio, visto dal Castello Malaspina Dal Verme.

Bobbio nella Gioconda: i nuovi studi che rafforzano la tesi

‘ANSA’ riporta le dichiarazioni della ricercatrice Carla Glori, a sostegno della tesi secondo cui nella Gioconda ci sia il paesaggio di Bobbio: “Gli studi condotti sugli icnofossili (tracce fossili di impronte di antichi esseri viventi) di cui ha dato notizia l”ANSA’ lo scorso mese hanno provato che le medesime forme nella pietra sono state studiate e riprodotte da Leonardo nel Codice Leicester. Dai paleontologi mi è giunta conferma che gli icnofossili tipici di Pierfrancesco si trovano in Bobbio, raggiungibile facilmente da Leonardo a schiena d’asino. Che quel territorio fosse di grande interesse geologico per Leonardo lo avevo scritto nel 2011, ma la recente scoperta pubblicata da Rips, rivista specializzata in geologia di livello mondiale, ha valore scientifico assoluto”.

Nei mesi scorsi, la stessa Carla Glori aveva pubblicato un articolo sui disegni murali del castello Malaspina Dal Verme dedicati al giostratore Galeazzo Sanseverino, mecenate e amico di Leonardo da Vinci, ipotizzando che l’artista ne avesse quantomeno supervisionato in loco il progetto. Proprio da quel castello la sua teoria colloca la veduta del paesaggio contenuto nella Gioconda, identificata in Bianca Giovanna Sforza, moglie del Sanseverino.

La Val Trebbia, in ogni caso, risulta famigliare a Leonardo da Vinci anche “a tavola”, dal momento che nella sua vigna di Milano coltivava la malvasia di candia aromatica, tipica della Val Tidone, come ha rivelato nel 2015 la comparazione del dna fatta sul vitigno autoctono dall’Università di Agraria di Milano.

Carla Glori ha sottolineato: “Le evidenze scientifiche convergono. Per il resto, confido nella frase di Leonardo: ‘La verità solo fu figliola del tempo’”.

Bobbio nella Gioconda: il precedente test per verificare la tesi

Già da diversi anni Carla Glori sostiene che il paesaggio visibile all’interno della Gioconda di Leonardo da Vinci, su cui restano da scoprire ancora diversi “segreti”, sia quello della città di Bobbio, in provincia di Piacenza.

Nel 2015, la ricercatrice aveva verificato la sua tesi con il contributo dello Studio Architetti Bellocchi di Piacenza, che ha elaborato modelli 3D a partire dalla localizzazione del “punto di vista” del pittore da una finestra del Castello Malaspina-Dal Verme.

La stessa Carla Glori, in quell’occasione, aveva annunciato che i 10 punti di riferimento individuati nel paesaggio di Bobbio “sono risultati pressoché coincidenti” ad altrettanti elementi del paesaggio dipinto dal celebre artista italiano, di cui si attende di risolvere anche il mistero sul Ritratto di Lecco.

 

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