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Arte & Cultura

Biennale architettura, il bosco e il sacro: il progetto Vaticano

Alla 16esima edizione della Biennale di Architettura per la prima volta anche il Vaticano con un padiglione diffuso

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Anche il Vaticano è presente con un suo progetto alla Biennale di Architettura di Venezia.

Si tratta della prima volta per la Santa Sede che ha fatto realizzare dieci cappelle da altrettanti architetti. La location scelta è molto suggestiva: è il bosco dell’isola veneziana di San Giorgio Maggiore  dove si può ammirare “Vatican Chapels” una serie di strutture realizzate da progettisti di fama mondiale come Sir Norman Foster e Eduardo Suto de Moura, per citare due nomi. Oltre a questo particolare percorso vi è anche un padiglione espositivo iniziale che introduce all’idea proposta dal Vaticano, che ricalca la “cappella nel bosco” realizzata nel 1920 da Gunnar Asplund all’interno del Cimitero di Stoccolma. E la prima cosa in cui si imbattono i visitatori è uno spazio dove sono stati messi in mostra i disegni, ma non solo, è infatti visibile un vero e proprio plastico della “cappella nel bosco” di Asplund.

E proprio questa tematica è poi stata affidata ai dieci progettisti che hanno messo in pratica le proprie idee all’interno dell’area alberata dell’isola veneziana. Una sfida per questi architetti di fama mondiale che hanno dovuto realizzare le cappelle in un ambiente immerso nella natura dove non vi sono mete precise, ma la sensazione che si vuole trasmettere è una metafora della vita e del suo peregrinare.

Un debutto interessante quello del Vaticano alla 16esima mostra internazionale di Architettura di Venezia. Si tratta di un vero e proprio padiglione diffuso che è stato curato da Francesco Dal Co. La parte introduttiva è stata creata dagli architetti Francesco Magnani e Traudy Pelzel. È stata realizzata guardando alle costruzioni in legno tipiche della Scandinavia e al suo interno, come già accennato, sono visibili i disegni originali di quello che è stato l’ispiratore dell’intero progetto: Gunnar Asplund.

Espositori: Andrew Berman, Francesco Cellini, Javier Corvalan, Eva Prats e Ricardo Flores, Norman Foster, Teronobu Fujimori, Sean Godsell, Carla Jucaba, Smiljan RAdic. Eduardo Souto de Moura, Francesco Magnani e Traudy Pelzel.

La Biennale di Architettura resterà aperta al pubblico fino al 26 novembre, per questa edizione è stato scelto il titolo “Freespace” ed è a cura di Yvonne Farrel e Shelley McNamara.

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