Baby gang a Roma: la mappa delle zone più pericolose
Baby gang a Roma, dai quartieri del centro storico a quelli della periferie: ecco la mappa con le zone della Capitale considerate più pericolose
A Roma torna in auge il fenomeno delle baby gang che coinvolge diverse zone della Capitale. Ragazzi, a volte anche giovanissimi, muniti di coltello e riuniti in gruppo per terrorizzare i propri coetanei e non solo.
Stando a quanto successo di recente e in base alle notizie di cronaca dell’ultimo periodo, sarebbero in tutto sedici, secondo il ‘Corriere della Sera’, le zone più pericolose di Roma, inserita nella classifica delle città più cercate su Google nel 2021.
Baby gang a Roma: la mappa delle zone più pericolose
Il fenomeno abbraccia diversi tra i quartieri storici della Capitale e anche le zone situate in periferia. Nei quartieri Flaminio e Parioli, per esempio, i reati denunciati riguardano anche le rapine ai mini market con furti di alcolici che sfociano spesso e volentieri in aggressioni ai negozianti che decidono di reagire.
Situazioni analoghe si verificano nella zona delle Medaglie d’Oro, mentre tra la Magliana e il Trullo, a questi episodi si aggiungo anche i danneggiamenti dei mezzi pubblici con lanci di pietre contro i bus.
In quartieri come Tor Bella Monaca e Morena si sono verificati anche dei regolamenti di conti legati alla mondo della malavita. A San Basilio e alle Torri, invece, è la droga a tenere banco, con pusher e vedette di giovanissimi.
Nelle zone Tuscolano e Don Bosco, le baby gang romani si sono specializzate negli assalti dei negozi di commercianti per lo più stranieri e nelle rapine a mano armata alle comitive di coetanei. In alcuni casi i baby banditi hanno dagli 11 ai 13 anni: poco più che adolescenti nemmeno imputabili.
Le cronache cittadine raccontano di episodi di baby gang che riguardano ulteriori zone di Roma: si va da Cinecittà al Tiburtino, passando per Primavalle, il quartiere Ardeatino, quello Appio e l’Aurelio. Le bande giovanili che sembrano aver preso maggiormente piede negli ultimi anni, però, sono quelle che ruotano attorno alla movida dei fine settimana.
Tra le strade del centro storico di Roma, una delle città italiane che vanta la presenza di bunker antiatomici, predominano episodi di bullismo, vandalismo e anche di aggressioni nei confronti di ragazzi più giovani.
Roma e il fenomeno delle baby gang
Gli episodi di violenza preoccupano la Prefettura di Roma che interviene nell’ambito del Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato dal prefetto Matteo Piantedosi. Un’occasione che serve anche a studiare e individuare nuove misure contro quella che è stata ribattezzata come la “malamovida” della Capitale.
Il fenomeno delle baby gang è ancora da inquadrare bene, nonostante i numerosi daspo emessi dalla Questura nei confronti dei soggetti considerati violenti. Secondo gli inquirenti, gli episodi potrebbero essere il preludio a una fase diversa, quella della contesa del territorio tra le varie gang, cosa già successa in altre città italiane come Milano e Torino.
Gli agenti della Polizia e dei Carabinieri, insieme ai Vigili Urbani e alla Guardia di Finanza, hanno notato una maggiore propensione alla violenza a Roma da parte dei più giovani. La fascia d’età coinvolta nella Capitale è quella che va dai 14 ai 18 anni in ambiti diversi rispetto a quelli tradizionali.