Assistenza sanitaria: le regioni migliori e peggiori d’Italia
L’Osservatorio Gimbe ha pubblicato il Report 2022 sui livelli essenziali di assistenza sanitaria in Italia: ecco le regioni migliori e quelle peggiori
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1. Emilia Romagna
L’Emilia Romagna è la regione d’Italia che garantisce il migliore livello di servizi sanitari in materia di prevenzione e salute pubblica, assistenza distrettuale e assistenza ospedaliera. Secondo i dati del Ministero della Salute, nel periodo 2010/19 l’Emilia Romagna ha ottenuto i migliori punteggi, garantendo un servizio di assistenza sanitaria adempiente al 93,4% delle prescrizioni ministeriali. I dati, forniti da Regioni e Province autonome al Ministero, prendono in considerazione molteplici aspetti, dalle liste di attesa al numero dei posti disponibili nelle strutture assistenziali.
2. Toscana
La Toscana è la seconda regione d’Italia, quanto a qualità dei servizi di assistenza sanitaria. Nonostante sia soltanto al sesto posto nell’area della prevenzione, la Toscana ottiene ottimi punteggi sia nell’assistenza distrettuale sia in quella ospedaliera: quanto a qualità degli ospedali, la regione viene superata soltanto dalla Provincia Autonoma di Trento e dall’Emilia Romagna. Tra gli indicatori usati per valutare l’assistenza ospedaliera, troviamo per esempio il tasso di ospedalizzazione per 1.000 residenti, il numero di prestazioni di risonanza magnetica per 100 abitanti e la velocità nel dispiegamento dei mezzi di soccorso.
3. Veneto
Tra le migliori regioni d’Italia per i livelli essenziali di assistenza sanitaria c’è il Veneto: terza nella classifica generale del periodo 2010/19, la Regione (presente anche nella classifica dei migliori ospedali d’Italia per specializzazione) è quella che garantisce il miglior livello di servizi distrettuali e anche tra le poche a far segnare un netto trend positivo nel periodo di riferimento dello studio.
4. Piemonte
Con tasso di adempimento dell’87,6%, il Piemonte è la quarta regione d’Italia per quanto riguarda l’assistenza sanitaria: la regione dell’Ospedale Molinette è particolarmente forte per quanto riguarda l’assistenza distrettuale, che prende in considerazione tra le altre cose il numero di posti disponibili nelle strutture assistenziali - residenziali e semiresidenziali - per disabili e anziani.
5. Lombardia
La Lombardia è tra le regioni italiane che garantiscono i migliori servizi di assistenza sanitaria. La regione, che può vantare uno dei migliori ospedali del mondo secondo la “World’s Best Hospitals 2022“ di ‘Newsweek’, ottiene la valutazione migliore nell’ambito “Prevenzione e salute pubblica”, che include i controlli sugli alimenti e le attività di screening e prevenzione messe a disposizione della cittadinanza. Nessuna regione del Sud è tra le prime 10 in classifica: seguono Umbria, Marche, Liguria, Friuli Venezia-Giulia e Provincia Autonoma di Trento.
16. Puglia
All’altro capo della classifica che emerge dal Report di Gimbe troviamo le regioni italiane in cui il livello dei servizi di assistenza sanitaria è peggiore. La Puglia è la prima regione considerata “inadempiente” secondo le valutazioni annuali ministeriali: a metà classifica per quanto riguarda la qualità dei servizi distrettuali e le attività di prevenzione, la Puglia sconta nella classifica generale il pessimo punteggio riservato al livello dei servizi ospedalieri, tra gli ultimi d’Italia nel periodo 2010/19.
17. Valle d’Aosta
Al 17esimo posto della classifica c’è la Valle d’Aosta, la peggiore regione d’Italia per quanto riguarda il livello di assistenza distrettuale. Friuli Venezia-Giulia, Valle d’Aosta, Sardegna e le Province autonome di Trento e Bolzano non sono sottoposte alla verifica degli adempimenti da parte del Ministero della Salute, ma sono comunque inserite nel Report di Gimbe.
18. Calabria
Al 18esimo posto, tra le peggiori regioni d’Italia per quanto riguarda l’assistenza sanitaria, c’è la Calabria. Oltre a essere la peggiore in assoluto per quanto riguarda l’assistenza ospedaliera, la regione è anche - secondo i dati del 2019 - l’unica a risultare inadempiente in tutti e tre i settori d’indagine (prevenzione, assistenza distrettuale, assistenza ospedaliera).
19. Campania
La Campania è al 19esimo posto per quanto riguarda i livelli essenziali di assistenza sanitaria: il livello dell’assistenza ospedaliera, in particolare, risulta nel periodo 2010/19 tra i peggiori d’Italia (solo Molise e Calabria ottengono punteggi più bassi). I dati relativi al 2019 - gli ultimi resi disponibili dal Ministero della Salute - mostrano però un trend positivo: la regione è formalmente adempiente ai parametri ministeriali sui LEA, e ospita uno tra i migliori ospedali d’Italia per infarto e tumore.
20. Provincia Autonoma di Bolzano
La Provincia Autonoma di Bolzano, tra quelle non soggette a valutazione ministeriale, compare in fondo alla classifica dei livelli essenziali di assistenza sanitaria. Bolzano è l’ultima per prevenzione, mentre per quanto riguarda l’assistenza distrettuale si trova in terzultima posizione, seguita da Basilicata e Valle d’Aosta.
21. Sardegna
La Sardegna è la peggiore regione italiana per servizi di assistenza sanitaria nel periodo 2010/19. Nonostante ciò, il punteggio cumulativo delle tre aree (prevenzione, distrettuale e ospedaliera) effettuato nel 2019 pone la regione in una fascia centrale della classifica. Secondo gli ultimi risultati disponibili, infatti, la Sardegna risulta adempiente in tutte e tre le aree di intervento, mentre a mostrare le inadempienze più gravi - nonostante punteggi più alti nel periodo 2010/19 - sono Molise, Basilicata, Sicilia e Calabria.
Il Report Osservatorio Gimbe, elaborato dall’omonima organizzazione no-profit, fotografa la situazione dei livelli essenziali di assistenza sanitaria in Italia. La valutazione, basata sui monitoraggi annuali del Ministero della Salute sull’erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) nelle città italiane, fotografa una situazione caratterizzata da marcate eterogeneità tra una regione e l’altra d’Italia.
“Nel quartile superiore”, si legge nel Rapporto di Gimbe, “si ritrovano solo Regioni del Nord: Emilia-Romagna, Toscana, Veneto, Piemonte e Lombardia”, a sottolineare delle forti disuguaglianze territoriali. Come sottolineato nel Report, che prende in considerazione l’assistenza distrettuale e quella ospedaliera ma anche le attività di prevenzione svolte sul territorio tra il 2010 e il 2019, “nessuna Regione del Sud compare tra le prime dieci posizioni”.