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Territorio

Allarme in Trentino: il lago di Loppio sta scomparendo

Il Trentino Alto Adige lancia un nuovo allarme: il lago di Loppio sta scomparendo e con il bacino rischiano di morire anche moltissimi pesci

Nel comune di Mori in Trentino Alto Adige è scattato l’allarme per il lago di Loppio che sta scomparendo. Dopo aver affrontato un’estate caldissima e un inverno secco, il bacino lamenta una mancanza di portata che sta causando la morte di molti pesci autoctoni ma anche di specie introdotte illegalmente e rilasciate dall’uomo.

Perché il lago di Loppio sta scomparendo

La fauna ittica del lago di Loppio in Trentino Alto Adige è allo stremo, il bacino a causa della mancanza di portata sta vivendo momenti di sofferenza. Negli ultimi due anni il lago di Loppio era tornato ad avere dimensioni apprezzabili grazie alle piogge e alle nevicate ma dopo l’estate torrida e l’inverno secco la morte annunciata del biotipo sembra inarrestabile.

Il sindaco di Mori ha rilasciato una dichiarazione ufficiale dove invita la Provincia ad intervenire: “Sta alla Provincia intervenire per trovare una soluzione. Visto che tutti sanno che il laghetto ha un andamento ciclico. L’invaso si riempie per le precipitazioni e poi tende, nel giro di qualche anno, a svuotarsi in assenza di una fonte costante di riempimento”.

Dopo l’estate torrida, tutti puntavano sull’inverno ma purtroppo le precipitazioni sono state scarse tanto da ridurre i pesci ad avere pochissima acqua in cui nuotare. Gli amanti del Loppio hanno sperato che il bacino storico potesse tornare; la preziosità dell’area è tale da rientrare nelle zone speciali di conservazioni tanto da essere un biotipo tutelato a tutti gli effetti.

Il fenomeno di scomparsa e ricomparsa del lago ha attirato l’attenzione dell’amministrazione che si è soffermata sul caso più volte. Il Consiglio Comunale aveva affrontato il tema del prosciugamento ad aprile 2020 quando durante alcuni lavori nella galleria Adige Garda era stata rinvenuta una fonte idrica; il dibattito ha portato a discutere sull’utilizzo di questo bacino che può essere utilizzato per scopi civili o per il ripristino del lago di Loppio.

I pesci nel lago di Loppio sono in pericolo

Gli amanti della natura si sono schierati per tutelare le numerose specie ittiche, autoctone e non, chiedendo un intervento per salvarle. Le parole del sindaco di Mori hanno evidenziato come la gestione del lago sia a carico della Provincia e ha anche sottolineato come la presenza di pesci sia cresciuta in modo incontrollato negli ultimi anni. Tra le specie presenti nel lago si trovano ad esempio pesci rossi, chiaramente non autoctoni ma comunque da salvare.

La zona, conosciuta come biotipo tutelato, è una zona speciale di conservazione: questo significa che è vietato sia prelevare specie presenti sia immetterne di nuove. Nonostante questi divieti molti “volontari” hanno pensato di ripopolare la fauna acquatica mettendone a repentaglio l’equilibrio. I carassi dorati, conosciuti come pesci rossi, sono un esempio di specie introdotta e non autoctona che può invece andare in conflitto con l’alborella decisamente diffusa e legata al territorio.

La fauna acquatica ora presente è estremamente numerosa e dovuta all’introduzione di specie che si riproducono molto velocemente; a causa della riduzione delle acque però questi esemplari sono rimasti sul fondo e rischiano di morire. La segnalazione è stata fatta diversi mesi fa dal gruppo Facebook Citizen Science Muse in collaborazione con esperti del Museo delle Scienze di Trento.

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