L'acqua del lago di Como ribolle, è mistero: l'ipotesi
Mistero per quello che è successo al lago di Como, dove l'acqua ha iniziato a ribollire. L'intervento dei Vigili del Fuoco e l'ipotesi sull'accaduto
A Como è scattato l’allarme per l’acqua del lago che nella giornata di sabato 8 marzo 2025 ribolliva: l’episodio è accaduto lungo la via per Cernobbio, in direzione dell’omonimo paese.
Il mistero dell’acqua del lago di Como che ribolle
Nella mattinata dell’8 marzo, la giornata in cui si celebra la Festa della Donna, verso le ore 10.30 i Vigili del Fuoco della sede centrale di Via Valleggio sono intervenuti in seguito a una segnalazione di una possibile fuga di gas.
Come riferito da ‘QuiComo’, la squadra da terra, supportata da un gommone da lago, ha raggiunto tempestivamente il luogo dell’episodio, individuando subito una colonna d’acqua che si sollevava dal fondale e generava un effetto di evidente ribollio, visibile bene dalla passeggiata.
I Vigli del Fuoco accorsi sul posto, in seguito a un’attenta valutazione, hanno escluso la presenza di gas o di altri pericoli correlati. I soccorritori hanno effettuato tutte le verifiche del caso per garantire la sicurezza della zona. L’intervento si è concluso senza criticità e con un attento monitoraggio che è servito per escludere eventuali anomalie.
Cosa è successo all’acqua del lago di Como: le ipotesi dei Vigili del Fuoco
I Vigili del Fuoco accorsi lungo la via per Cernobbio hanno formulato alcune ipotesi sulle cause che hanno portato l’acqua del lago a ribollire: la più plausibile è che il fenomeno sia stato causato dal sistema di riscaldamento geotermico di una struttura vicina. Il sistema di riscaldamento, infatti, potrebbe aver rilasciato pressione all’esterno a seguito di sollecitazioni, favorendo così il ribollio dell’acqua del lago.
Stando a quanto riportato da ‘Il Giorno’, le squadre presenti sul posto hanno escluso la presenza di gas o altri pericoli correlati, procedendo con tutte le verifiche necessarie per garantire la sicurezza della zona e l’incolumità dei residenti e dei passanti.
L’acqua che ribolliva, dopo un’iniziale paura, ha destato curiosità e l’episodio è ancora avvolto nel mistero: in attesa di ulteriori sviluppi, l’ipotesi ancora più plausibile è quella legata al sistema di riscaldamento geotermico di un complesso immobiliare vicino, che avendo delle sollecitazioni ha scaricato la pressione all’esterno, dando così vita all’insolito fenomeno.
L’acqua del lago di Como era stata al centro di un caso che risale all’agosto del 2024, quando tra cittadini, villeggianti e turisti della zona compresa tra San Siro e Cremia, si erano registrati diversi casi di nausea, vomito e dissenteria. In molti, in quell’occasione, avevano putato il dito sulle condizioni del lago, ma l’acqua è stata fatta analizzare e dai risultati non sono emersi problemi legati allo stato di salute del lago di Como.
Le verifiche sulla balneabilità dell’acqua, effettuate partendo da San Siro, non hanno mostrato valori di organismi batterici superiori alla norma. I casi di nausea e vomito che hanno colpito i passanti non erano riconducibili all’acqua del lago di Como: è più probabile che si sia trattato di un virus diffuso nell’aria, complice il gran caldo di quei giorni. Le condizioni dell’acqua erano risultate entro i limiti e non inquinate: le analisi effettuate avevano così spazzato via le ipotesi legate a una possibile contaminazione.