Weekend a Procida: cosa vedere in 48 ore
Le bellezze di Procida, capitale italiana della cultura 2022, da scoprire in un itinerario di un weekend tra coloratissimi borghi e splendide spiagge
Procida, bellissima isola di origine vulcanica, è la prima delle isole Flegree che si raggiunge partendo dalla costa campana. Situata a poca distanza dalla terraferma e ben collegata al porto di Napoli, è un vero gioiellino tutto da visitare.
Pur essendo principalmente considerata una tipica meta estiva, per via delle sue incantevoli spiagge e le sue acque cristalline, ci sono molte altre cose da vedere a Procida, scelta come Capitale italiana della cultura 2022. I suoi affascinanti borghi colorati affacciati sul mare, le chiese ricche di opere d’arte e i musei sono solo alcune delle sue bellezze.
Un weekend sull’isola di Procida è una magnifica gita fuori porta da concedersi almeno una volta, per andare alla scoperta delle tante sorprese che questo piccolo fazzoletto di terra ha da offrire.
Visitare l’isola è molto facile: il porto principale, sulla costa nord-orientale, è quotidianamente collegato via traghetto a Napoli, mentre tra le viuzze di Procida ci si può spostare comodamente a piedi oppure noleggiando una bici o uno scooter. Le ridotte dimensioni permettono infatti di raggiungere qualsiasi punto in poco tempo, e senza troppa fatica.
Ma cosa fare in 48 ore su questa splendida isola? Ecco un tour che vi permetterà di ammirare le sue attrazioni principali.
Giorno 1
L’itinerario dell’isola di Procida non può che avere inizio proprio dal porto, un’area molto trafficata e turistica. Ma vi basterà allontanarvi di pochissimo per arrivare davanti alla prima vera bellezza di questa località. Si tratta del centro fortificato di Terra Murata (nella foto in basso), borgo medievale sito sul punto più alto dell’isola, a picco sul mare.
Oltre ad avere una vista mozzafiato sul golfo di Napoli, è uno scrigno di preziosissimi tesori. Come ad esempio Palazzo D’Avalos, un vero e proprio castello risalente al ‘500, che fu per lungo tempo una residenza nobiliare e in seguito venne trasformato in carcere. La sua splendida architettura rinascimentale, gli ampi giardini e gli incantevoli saloni – che potrete visitare sia con una guida che in autonomia – saranno la prima tappa del vostro tour.
A poca distanza, potrete ammirare la bellissima Abbazia di San Michele Arcangelo, costruita anch’essa nel ‘500 su un monastero benedettino risalente a diversi secoli prima. Oltre ad essere un edificio religioso, è un vero e proprio museo che custodisce preziose opere d’arte.
Una di esse è il Presepe, un’installazione permanente realizzata in legno e terracotta da antichi artigiani napoletani. All’interno dell’abbazia si trovano anche una ricca biblioteca (con oltre 8mila volumi conservati) e dei sotterranei in cui riposa un antico luogo di sepoltura comprensivo di area dedicata alla mummificazione. Visitare le sue ampie sale sarà come fare un viaggio indietro nel tempo, alla scoperta di un passato lontanissimo.
Il tour vi porterà a questo punto davanti ad un panorama che sembra uscire da una cartolina: è quello del Belvedere dei Cannoni, da dove lo sguardo si spinge sino alle coloratissime casette del borgo della Corricella e alle acque limpide che lo lambiscono.
Prima di scendere verso il lungomare, c’è ancora una tappa ad attendervi. Si tratta di Casale Vascello, un complesso fortificato risalente al ‘600 che vi sorprenderà con i suoi ricchi contrasti cromatici, i suoi balconi ricoperti con volte ad arco e i suoi cortili interni, che talvolta diventano scenario di rappresentazioni teatrali all’aperto.
Ora, lasciandovi alle spalle il bellissimo panorama di Terra Murata, non vi resterà che scendere verso Marina Corricella: è il borgo marinaro più antico dell’isola, un piccolo anfiteatro che si rispecchia sul mare punteggiato da pescherecci. È qui che sono state girate alcune scene de Il Postino, celebre film di Massimo Troisi a cui è stata intitolata una piccola piazza.
Con una lunga passeggiata, potrete raggiungere l’ultima tappa della giornata, il Belvedere Elsa Morante. La scrittrice ha ambientato proprio a Procida uno dei suoi romanzi più famosi, e il punto panoramico a lei dedicato vi regalerà un’emozione incredibile.
Cosa non perdere:
-il borgo di Terra Murata;
-Palazzo D’Avalos;
-l’Abbazia di San Michele Arcangelo;
-Casale Vascello;
-il borgo di Marina Corricella;
-il Belvedere Elsa Morante.
Giorno 2
La seconda giornata di questo tour alla scoperta di Procida vi condurrà verso un luogo magico. Stiamo parlando dell’isola di Vivara, un paradiso naturale oggetto di lunghissime contese burocratiche che ne hanno influenzato fortemente il suo aspetto di attrazione turistica.
Rimasta inaccessibile per tanti anni, ha riaperto al pubblico solo di recente per poi tornare a chiudere i battenti. E la situazione sembra essere in continuo aggiornamento. Collegata a Procida da un lungo ponte di antichissime origini, l’isola è disabitata ed è sede di una Riserva Naturale protetta. È infatti una vera e propria oasi, selvaggia e incontaminata, popolata solo da numerose specie animali e vegetali che l’hanno resa ricchissima dal punto di vista della biodiversità.
Se ne avrete la possibilità, visitare Vivara sarà una splendida emozione, soprattutto per la meravigliosa vista che offre sulla vicina isola di Ischia. Ma le sorprese non finiscono qui: Procida ha ancora molto da scoprire.
È a due passi da Vivara che si snoda il borgo di Marina Chiaioella, con il suo porticciolo turistico. Punto forte del quartiere è il Santuario di San Giuseppe, eretto nella prima metà dell’800 e splendido custode di antiche tele di grande pregio. Al suo fianco, una grande torre campanaria sormontata da un orologio svetta tra le casette colorate del centro. Tornando verso il mare, potrete raggiungere la spiaggia della Chiaiolella, una delle più belle dell’isola (anche solo per ammirare il panorama).
La spiaggia, cinta da una vegetazione rigogliosa, si stende sino a confluire in quella di Ciraccio, forse la più grande di Procida. A dividerle, anche se solo in maniera ideale, sono due caratteristici speroni tufacei che emergono dalle acque, quasi a riva. Sono i Faraglioni di Procida (nella foto in basso), formatisi a causa di una frana del costone roccioso che, in passato, separava proprio le due spiagge. I due giganti del mare vi offriranno uno scenario da favola, ideale per una foto ricordo da scattare prima di rimettersi in marcia verso il porto, dove potrete imbarcarvi per tornare a casa.
Cosa non perdere:
-l’isola di Vivara;
-il borgo di Marina Chiaioella;
-il Santuario di San Giuseppe;
-la spiaggia di Chiaiolella;
-i Faraglioni di Procida.