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Surfista uccisa da un pesce spada: può succedere anche in Italia?

Una donna italiana è stata uccisa da un pesce spada mentre faceva surf in Indonesia: le parole di un biologo marino sui comportamenti dell'esemplare

Pubblicato:

Silvio Frantellizzi

Giornalista

Giornalista pubblicista. Da oltre dieci anni si occupa di informazione sul web, scrivendo di sport, attualità, cronaca, motori, spettacolo e videogame.

Una influencer surfista italiana di 36 anni è morta mentre faceva surf nelle isole Mentawai, in Indonesia: secondo quanto riportato dai media locali, la donna è stata trafitta da un pesce spada che ha provocato una ferita di circa cinque centimetri nella parte superiore del torace.

La surfista era originaria di Venaria Reale, in provincia di Torino: la sua passione per il surf e gli sport sulla neve l’aveva portata a creare un’agenzia di viaggi che organizzava vacanze sportive sia nelle mete di montagna che nelle località di mare.

Surfista uccisa da un pesce spada: può succedere anche in Italia?

Del comportamento del pesce spada e della possibilità che avvenga anche in Italia quanto successo alla sfortunata surfista uccisa in Indonesia, ha parlato al ‘Corriere della Sera’ Franco Andaloro, biologo marino e membro della Fondazione Italiana Biologi.

“Di sicuro è un fatto singolare – ha dichiarato l’esperto – personalmente non ho riferimento di casi analoghi a quello della povera surfista uccisa in Indonesia. L’aguglia imperiale è simile al pesce spada e viene chiamato così nel Mediterraneo, perché nell’Atlantico è conosciuto come marlin. Si posiziona nella scala dei predatori e va a caccia. La spada serve all’animale per stordire la preda, non per trafiggerla, altrimenti non potrebbe nemmeno mangiarla”.

Il biologo marino ha spiegato che il pesce usa la spada come arma: “Per cacciare o per difendersi, ha la bocca piccola e non ha i denti come lo squalo. Si ciba di pesci piccoli e può aggredire. Le aggressioni? Si tratta di casi rari. Tanto è vero che quando succede è una notizia per i giornali. Come è successo nel 2014 in Brasile, quando un uomo è stato trafitto da un pesce spada o nel 2015 alle Hawaii. Però non attacca perché è aggressivo. Si può ipotizzare, come per i pesci spada, che lo faccia nel caso in cui sente di essere minacciato”.

Le differenze tra l’aguglia imperiale e il marlin

Pur essendo estremamente rari, i casi di attacchi verso gli esseri umani possono verificarsi creando molti problemi: “Anni fa nello Stretto un pesce spada, simile all’aguglia imperiale, ha attaccato due imbarcazioni. E più di recente, noi abbiamo pubblicato un articolo su uno squalo verdesca di tre metri trovato morto sulla spiaggia di Sciacca in Sicilia trafitto da due colpi di un pesce spada”.

Sul caso della surfista uccisa in Indonesia, l’esperto ha dichiarato: “Sappiamo di casi di surfisti che sono stati attaccati da squali. Mentre nuota sulla tavola per andare a cercare un onda, il surfista appare all’animale dal basso come una foca. L’ombra verrebbe scambiata per una minaccia. Si tratta però di teorie”.

Il biologo Franco Andaloro, nella lunga intervista concessa al ‘Corriere della Sera’, ha parlato della differenza tra l’aguglia imperiale e il marlin e della presenza di queste specie nel Mar Mediterraneo: “Differenze? Nessuna, sono entrambi rostrati che appartengono alla stessa specie. Hanno solo dimensioni diverse. I marlin sono più grossi, alcuni possono arrivare a 900 chili. Nel Mediterraneo sono più piccoli e ce ne sono di due tipi. Sono in forte aumento a causa dell’innalzamento della temperatura delle acque”.

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