Tre Cime di Lavaredo, spunta la scritta "Turisti andate a casa"
Sfregio sulle Tre Cime di Lavaredo: nella località delle Dolomiti venete, su un fossile è spuntata una scritta che recita "Turisti andate a casa"
Sulle Tre Cime di Lavaredo, meraviglia paesaggistica delle Dolomiti venete, è spuntata una scritta in inglese che recita “Tourists go home”, in italiano “Turisti andate a casa” impressa su un pezzo di roccia dove c’è un reperto paleontologico.
Sfregio alle Tre Cime di Lavaredo: spunta la scritta “Turisti andate a casa”
A scoprire la scritta è stato Moreno Pesce, alpinista veneziano di lunga esperienza che ha filmato tutto durante un’escursione, pubblicando il video sul suo profilo Facebook:
“Preferisco non commentare, il sasso dove c’è un’impronta fossile, imbrattato così non è una sana montagna – ha dichiarato l’alpinista nel video social – mi dispiace, è amara questa cosa, per le Tre Cime è un risveglio non bello oggi”.
Moreno Pesce ha poi raccontato al ‘Corriere della Sera’ la sua esperienza e la scoperta della scritta “Turisti andate a casa” sulle Tre Cime di Lavaredo: “Stavo facendo un’escursione con la mia guida Lio De Nes e un amico siciliano, Antonio Rizzo, anch’egli guida alpina, quando nel tratto di sentiero tra il Rifugio Auronzo e il Lavaredo abbiamo notato la scritta”.
L’alpinista ha condannato il gesto, frutto di un “turismo indisciplinato e maleducato che nulla ha a che fare con il rispetto del patrimonio culturale e della montagna“: per Pesce la montagna è “fonte di vita, turismo e benessere psicofisico” e per questo deve essere “per tutti e accessibile a tutti”.
Con la scritta è stato deturpato un pezzo di roccia dove c’è un reperto paleontologico, due impronte di dinosauro, l’Eubrontes, carnivoro che risale al Triassico: la scoperta sulle Tre Cime di Lavaredo, presenti nella classifica dei sentieri da trekking più belli d’Italia e d’Europa, avvenne nel 1992.
La reazione del governatore Luca Zaia
La scritta “Turisti andate a casa” scoperta sulle Tre Cime di Lavaredo ha scatenato diverse reazioni sui social, su tutte quella del governatore del Veneto Luca Zaia che ha pubblicato un lungo sfogo sul suo profilo ufficiale di Instagram:
“Sfregio alle Tre Cime di Lavaredo, è un insulto – ha scritto il presidente della regione – non è deturpando un tesoro comune che si esercita il diritto alla libertà. Condanno con fermezza la scritta che un ignoto ha tracciato con un pennarello indelebile sulle orme fossili di dinosauro alle Tre Cime di Lavaredo”.
Presente nella classifica dei governatori di regione più amati sui social, Luca Zaia ha proseguito il post scrivendo: “Il primo che dovrebbe rimanere a casa è l’autore di un simile gesto, se confonde la libertà di pensiero con quella di vivere la montagna sfregiando le cime più belle del mondo. Ognuno è libero di esprimere le proprie idee ma ci sono i modi e i canali corretti per farlo; deturpare un tesoro comune, riconosciuto patrimonio dell’umanità, certamente non lo è. Ed è anche un pessimo esempio”.
In chiusura, il presidente Luca Zaia ha voluto mandare il seguente messaggio dopo lo sfregio alle Tre Cime di Lavaredo, una delle località sciistiche più famose del Veneto: “Difendere le montagne da un eccesso di presenze turistiche ferendole con scritte permanenti non è certo una dimostrazione di rispetto o d’amore per le nostre terre alte”.