In Toscana nasce il monastero buddista più grande d'Europa
Sorgerà in un'ex cava a pochi chilometri da Pisa e sarà il primo monastero tibetano d'Italia e il primo del Terzo Millennio
Sorgerà a Pomaia, frazione del comune di Santa Luce a pochi chilometri da Pisa, il primo monastero buddista tibetano in Italia e il primo ad essere costruito nel Terzo Millennio. Quello realizzato in Toscana sarà anche il monastero buddista più grande d’Europa.
Dopo un lungo iter burocratico durato ben undici anni, il monastero vedrà finalmente la luce nell’ex cava di marmo di “Poggio della Penna”, sulla collina che il Dalai Lama benedisse nel 2014. La realizzazione di nuovi spazi per la comunità dei monaci buddisti andrà di pari passo con il recupero ambientale e la valorizzazione del sito.
Il progetto del monastero buddista tibetano di Pomaia porta la firma dell’architetto Gino Zavanella, autore dello Juventus Stadium, in collaborazione con l’architetto toscano Mauro Ciampa.
Sarà realizzato un Parco della contemplazione e della pace, diviso in due rami per genere, uno dedicato ai monaci e l’altro alle monache, con 4000 metri quadrati destinati alle celle monastiche, con spazi all’aperto e porticati, e altri 1000 mq di spazi comuni al coperto, tra cui le sale per la meditazione, una biblioteca e le cucine.
Il progetto prevede la realizzazione di 2000 metri quadrati di tempio, 400 mq di residenza del Lama e degli ospiti esterni sviluppate su più piani, oltre a 500 mq di parcheggio direttamente accessibile. La struttura sarà edificata su un’area che si è sviluppata mediante la realizzazione di vari gradoni che generano scarpate di oltre 10 metri di dislivello e saranno adottate soluzioni che permettano al monastero di essere perfettamente integrato al paesaggio che lo ospiterà.
Il parco collegherà le attività del monastero alla comunità locale e al già esistente istituto buddista Lama Tzong Khapa, uno dei centri più importanti d’Europa, fondato nel 1977 nei pressi del borgo di Pomaia e rinomato per i suoi programmi di studi superiori di buddismo.
Incastonato nello splendido scenario delle colline pisane, il monastero tibetano sarà finanziato esclusivamente con i fondi della comunità buddista, tramite l’associazione monastica Sangha Onlus, che si occuperà anche dei lavori di ripristino e ampliamento dell’istituto Tzong Khapa. Il centro è stato infatti devastato da un incendio che ha danneggiato buona parte della struttura, tra cui la sala grande di meditazione, statue, libri e testi tibetani, alcuni dei quali molti rari e antichi.