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Le specie aliene che minacciano l'Italia: i numeri dell'invasione

Viaggio alla scoperta dell'invasione delle specie aliene presenti in Italia: quali sono le più pericolose, quanti danni provocano e come combatterle

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In Italia ormai da diversi anni è in corso una vera e propria invasione di specie aliene: animali, pianti o microorganismi introdotti dall’attività umana in zone che non avrebbero mai potuto raggiungere in maniera autonoma.

La presenza delle specie aliene rappresenta un pericolo per l’ecosistema e in alcuni casi anche per l’uomo, basti pensare che uno studio condotto da parte dell’Università di Milano e dal Royal Veterinary College sostiene che il 60% delle malattie infettive emergenti vengono trasmesse all’uomo da altri animali.

Invasione di specie aliene in Italia: i numeri

Stando ai dati forniti dall’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, in Italia sono presenti 3.501 specie aliene, 1.935 delle quali sono ormai da considerarsi come stabilizzate. Le specie aliene invasive sono 489 e rappresentano il 14% del totale: il loro numero, però, cresce al ritmo di circa 16 nuove specie all’anno.

Esiste un vero e proprio censimento delle specie aliene: in Italia, come detto, sono 3.501 di cui 489 invasive. Il costo dei danni causati dalla presenza di questi esemplari nel nostro Paese, a partire dal 1990, è stimato in 704 milioni di euro. A livello mondiale, invece, le specie aliene sono circa 37.00, di cui 3.515 invasive che si differenziano in 1.825 invertebrati, 1.061 piante, 461 vertebrati e 141 microbi.

Specie aliene in Italia: le più pericolose

Tra le tante specie aliene presenti in Italia, ci sono alcune più pericolose di altre come la nutria e il granchio blu. La nutria, proveniente dal Sud America, distrugge i raccolti e provoca i crolli degli argini dei canali. Importata per la produzione di pellicce, la nutria è presente in 85 province italiane di cui 37 non hanno un pieno controllo sulla specie. Molti esemplari di nutria sono fuggiti dagli allevamenti dove erano custoditi per la produzione delle pellicce e si sono moltiplicati nel giro di pochi anni.

Anche il granchio blu è considerato come una delle specie aliene più pericolose d’Italia e non a caso in estate la sua presenza ha portato alla richiesta dello stato di emergenza. La pericolosità del granchio blu risiede nella sua natura di predatore: si ciba di molluschi, vongole e cozze mettendo in crisi gli allevamenti e costituendo anche una minaccia all’ecosistema.

Arrivato in Italia attraverso le acque di zavorra delle navi, il granchio blu si è diffuso in maniera incontrollata: secondo Fedagripresca ha causato danni per oltre 100 milioni di euro. Il Governo e le Regioni hanno stanziato 12,9 milioni di euro per sostenere le aziende danneggiate dalla sua presenza.

Nella lunga lista di specie aliene d’Italia, tra le più pericolose ci sono anche le formiche di fuoco originarie del Sud America, velenose anche per l’uomo: come si legge sul Corriere della Sera, i loro nidi vanno distrutti subito perché la diffusione in grandi città andrebbe a causare danni incalcolabili.

Per quanto riguarda le piante, invece, è molto pericolosa l’ambrosia di origine nordamericana: il suo polline è altamente allergenico e causa rinite e asma. La sola Asl di Milano ha stimato una spesa sanitaria annua di 1,7 milioni di euro per le cure da malattie causate dall’ambrosia.

Per combattere le specie aliene in Italia, le istituzioni sono chiamate ad adottare delle contromisure: dal 2016 al 2019 lo stato ha stanziato 800 mila euro per formare il personale, per istituire campagne informative sulle specie aliene e per finanziare gli studi sulle priorità. Le regioni, invece, hanno stanziato 1,8 milioni di euro. Fino al 2024 è previsto un finanziamento di 5 milioni di euro da parte come fondo per il controllo delle specie esotiche invasive.

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