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Itinerari

Alla scoperta dell'Etna in treno

Lungo le pendici dell'Etna si stagliano decine di graziosi borghi: qual è il modo migliore per scoprirli? A bordo della Ferrovia Circumetnea

La Sicilia è una terra ricca di meraviglie: tra città incantevoli, natura incontaminata e sapori deliziosi, vanta un notevole patrimonio tutto da scoprire. La zona dell’Etna, in particolare, rappresenta un vero scrigno di luoghi dove è possibile immergersi tra storia e cultura.

Un tour suggestivo è quello che segue la scia della Ferrovia Circumetnea, un lungo itinerario che da Catania raggiunge la cittadina di Riposto, attraversando parte dell’entroterra della Sicilia orientale e numerosi dei suoi borghi.

La ferrovia, lunga circa 110 km, circumnaviga l’Etna e permette di intraprendere qualche splendida escursione alle falde del vulcano, così come di incamminarsi tra le strette viuzze dei piccoli paesini che sorgono alle sue pendici.

L’intero tragitto in treno dura più o meno 3 ore, ma può essere comodamente frazionato per poter visitare alcune delle località più suggestive che si trovano sul suo cammino. Vediamo quali sono le tappe imperdibili di questo itinerario.

Giorno 1

Catania

La Ferrovia Circumetnea parte da Catania, incantevole città adagiata lungo la costa ionica. Si tratta di un luogo ricco di storia, dove regnano antiche tradizioni. Il modo migliore per assaporarle consiste nell’andare alla scoperta dei suoi bellissimi mercati storici, in un tripudio di profumi e di colori che vi travolgeranno.

Uno di questi è il mercato del pesce, che si tiene a pochi passi dalla splendida fontana dell’Elefante, simbolo della città. A dispetto del nome, qui è possibile trovare di tutto: dal pesce alla carne, dalla frutta alla verdura, passando per spezie e aromi dall’odore inconfondibile. Il mercato di A Fera o’Luni, invece, è l’ideale per fare un po’ di shopping, approfittando di abiti e casalinghi a poco prezzo.

Dopo aver trascorso qualche ora tra le bellezze catanesi, è tempo di salire a bordo del treno che si spingerà alle pendici dell’Etna, dove il paesaggio si fa davvero incredibile. Enormi distese di fichi d’india e prati disseminati di fiori coloratissimi si alternano in un panorama che, a tratti, sembra quasi lunare.

Adrano

Arrivati ad Adrano, vi aspetta una lunga camminata per raggiungere il Ponte dei Saraceni (nella foto in basso), un meraviglioso ponte in pietra risalente probabilmente all’epoca romana, che sovrasta il fiume Simeto. Purtroppo, dell’antica struttura rimane solamente l’arcata centrale ad arco acuto: quelle laterali, più piccole, hanno ceduto al trascorrere del tempo e sono state ricostruite dopo l’alluvione del 1948.

Nei pressi potrete ammirare anche le forre laviche del Simeto, gole scavate nel basalto di particolare interesse geomorfologico. Anche senza essere degli esperti, non potrete fare certo a meno di notare la magia che sembra permeare questi luoghi, dove la natura è ancora incontaminata.

Bronte

Ma è tempo di riprendere il viaggio. Una delle tappe da non perdere è quella che vi condurrà a Bronte, patria di un celebre pistacchio. Mentre passeggiate tra i suoi vicoletti intrisi di storia, potrete assaggiare una delle specialità tipiche del luogo: l’arancino di riso al pistacchio di Bronte, un’alternativa davvero gustosa al classico arancino con il ragù.

Cosa non perdere:

  • i mercati storici di Catania;
  • il Ponte dei Saraceni;
  • le forre laviche del Simeto;
  • il pistacchio di Bronte.

Giorno 2

Randazzo

Salite di nuovo a bordo del vostro vagone, sino a raggiungere il borgo di Randazzo. È qui che vi fermerete, per ammirare il suo fascino medievale rimasto intatto sino ad oggi. Il paese è il più vicino alla sommità dell’Etna, e al vulcano deve la sua fama. Conosciuto anche come la “città nera”, spicca infatti per le sue case di colore scuro, dovuto all’impiego di pietra lavica per la loro costruzione.

Uno degli esempi più suggestivi è forse la Basilica di Santa Maria, capolavoro gotico-normanno che sorge nel centro storico del borgo. La sua facciata quasi nera contrasta con le decorazioni di arenaria bianca delle finestre e del portale, in un connubio fantastico.

Castiglione di Sicilia

Altra tappa è Castiglione di Sicilia (nella foto in basso), inserito tra i Borghi più belli d’Italia: immerso nel panorama della Valle dell’Alcantara, sorge abbarbicato ad una collina da cui si gode una vista mozzafiato. Ed è proprio dall’alto che dovrebbe iniziare la vostra visita: qui spuntano i ruderi del Castello di Lauria, un tempo importante fortificazione. Oggi restano soltanto una torre, qualche muro e una natura che è tornata a prendere il sopravvento.

A proposito, per gli amanti della natura questo è il punto di partenza ideale per esplorare le Gole dell’Alcantara, canyon incantevoli scavati dalla potenza dell’acqua.

Cosa non perdere:

  • il centro storico di Randazzo;
  • il borgo di Castiglione di Sicilia;
  • i ruderi del Castello di Lauria;
  • le Gole dell’Alcantara.

Giorno 3

Linguaglossa

Dopo aver ripreso il viaggio, non dimenticate di fare tappa a Linguaglossa, bellissimo borgo che cela una particolarità davvero interessante. Lungo le sue viuzze lastricate con pietra lavica si possono ammirare decine di murales impressi sulle pareti delle abitazioni. Si tratta di un vero e proprio museo a cielo aperto che ospita circa 50 opere, realizzate a partire dagli anni ’90 da diversi artisti provenienti da ogni angolo d’Italia. Purtroppo, alcune di esse sono andate perdute a causa delle intemperie o a seguito di ristrutturazioni, mentre altre sono state restaurate per ritrovare i loro antichi fasti.

Se avete voglia di concedervi un’escursione davvero affascinante, potreste andare alla scoperta della secolare pineta Ragabo, una delle perle verdi del Parco dell’Etna. Centinaia di pini larici si stendono tra spettacolari colate laviche, tra cui incamminarsi per vivere un’avventura incredibile. Potete scegliere tra percorsi più facili, adatti anche ai meno esperti, o sentieri decisamente molto impegnativi, l’ideale per chi è alla ricerca dell’avventura.

Giarre

Il vostro viaggio sta ormai per finire, ma manca ancora una tappa: si tratta della città di Giarre, luogo ricco di arte e cultura. Nel suo centro storico sorgono splendide chiese settecentesche, come il Duomo di Sant’Isidoro (nella foto in basso) e la Chiesa di San Filippo Neri, incantevole esempio di barocco siciliano.

In periodo natalizio, non perdetevi il Museo del Presepio: al suo interno ospita un centinaio di opere provenienti da ogni angolo del mondo. Mentre il Museo degli Usi e Costumi delle Genti dell’Etna racconta la vita contadina di questi territori attraverso decine di oggetti di un periodo storico ormai lontano.

Cosa non perdere:

  • i murales di Linguaglossa;
  • la pineta Ragabo;
  • la cittadina di Giarre.

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