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Scoperta nelle Eolie una nuova specie di Stella Marina

L'arcipelago delle Eolie conserva specie marine mai viste prima nelle acque siciiliane

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L’arcipelago delle Eolie rappresenta uno scrigno di inestimabili bellezze, ma anche di unicità biologiche che erano ancora avvolte dal mistero. Almeno fino a quando la spedizione Oceana, durata diverse settimane, non ha svelato la presenza di una bellissima foresta di coralli che popola i vulcani sottomarini delle isole che arricchiscono di fascino la regione siciliana.

Ma non solo: i ricercatori hanno individuato diverse aree di profondo interesse ecologico come coralli di bambù in pericolo imminente di estinzione, coralli neri e numerose uova di squalo.

Grazie a questa variegata presenza di specie marine in pericolo sarà proposta la creazione di una Area Marina Protetta con l’obiettivo di preservare il ricchissimo patrimonio naturale presente nelle acque che bagnano l’arcipelago.

Uno status che servirà anche a preservare le acque non ancora esplorate e che nascondono una biodiversità molto ricca che rischia di essere intaccata dalle attività umane, riscontrabili anche nelle zone più lontane dalla costa.

Ma la vera star degli avvistamenti – è proprio il caso di dirlo – è una creatura marina mai documentata prima nelle acque del Mediterraneo: si tratta della Zoroaster Fulgens, una specie di stella marina che solitamente è possibile ammirare sui fondali delle acque oceaniche che bagnano il continente americano.

Con il catamarano di ricerca Oceana Ranger è stato possibile anche osservare un Gobius kolombatovici, specie ittica che solitamente si aggira nelle acque dell’Adriatico e che non era mai stata documentato in mari posizionati così a Sud. Un segno dei tempi che testimonia i drastici cambiamenti climatici che si riscontrano nelle acque di tutto il mondo.

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