Roma, trovato sarcofago: farebbe parte della tomba di Romolo
Nel corso delle indagini archeologiche è stato ritrovato un sarcofago in tufo che potrebbe far parte della tomba di Romolo
Straordinaria scoperta nel Foro di Roma: è stato ritrovato un sarcofago nel punto in cui si credeva fosse morto Romolo, il fondatore della città eterna.
L’ambiente risale al VI secolo a.C. ed è vicino al Lapis Niger, un luogo ritenuto funesto poiché associato alla morte del primo re di Roma. Il sarcofago è stato ritrovato all’interno del Foro Romano, accanto al complesso della Curia-Comizio. A dare l’annuncio è stato il direttore del Parco Archeologico del Colosseo Alfonsina Russo che nella giornata di venerdì 21 febbraio 2020 presenterà l’incredibile scoperta alla stampa.
Il ritrovamento del sarcofago è avvenuto nell’ambito delle indagini archeologiche programmate da tempo a pochi giorni di distanza dalla scoperta di due tombe romane a Minturno.
Circa un anno fa era stato avviato uno studio approfondito riguardo la documentazione prodotta da Giacomo Boni agli inizi del ‘900, grazie alla quale era stato possibile ipotizzare la presenza nel Foro Romano di un heroon dedicato al culto di Romolo, a pochi metri dal Lapis Niger e dal Comizio. Il sarcofago che molto probabilmente appartiene al primo re di Roma, dovrebbe risalire al al VI secolo a.C., misura circa 1,40 metri di lunghezza ed è realizzato con il tufo del Campidoglio.
Il contesto del ritrovamento, ubicato al di sotto della scalinata di accesso alla Curia, realizzata negli anni ’30 del ‘900, coincide con quello che le fonti tramandano essere il punto post rostra, dietro i Rostra repubblicani, dove si colloca il luogo stesso della sepoltura di Romolo, secondo la lettura di un passo di Varrone da parte degli Scoliasti di Orazio.
Non è un caso, infatti, che in asse con l’ambiente sotterraneo del punto in cui è stato ritrovato il sarcofago, si trovi il Lapis Niger, la pietra nera indicata come luogo funesto, in quanto correlata alla morte del fondatore dell’Urbe.
Romolo ha fondato Roma il 21 aprile dell’anno 753 a.C., tracciandone il confine sacro, il pomerio. In tale occasione, uccise Remo, suo fratello gemello, reo di aver varcato il sacro confine in armi. Secondo la leggenda, dopo 38 anni di regno, Romolo venne assunto in cielo durante una tempesta ed un’eclissi, avvolto da una nube mentre passava in rassegna all’esercito e parlava con le truppe vicino alla Palus Caprae in Campo Marzio. Dopo la sua improvvisa scomparsa, i romani proclamarono Romolo come dio con il nome di Quirino, edificando in suo onore un tempo sul colle che in seguito è stato chiamato Quirinale.