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Reati ambientali su coste e mari: le regioni peggiori d'Italia

Reati ambientali su coste e mari in Italia: ecco quali sono le regioni peggiori del Paese in base al nuovo rapporto Mare Nostrum di Legambiente

Pubblicato:

Silvio Frantellizzi

Giornalista

Giornalista pubblicista. Da oltre dieci anni si occupa di informazione sul web, scrivendo di sport, attualità, cronaca, motori, spettacolo e videogame.

Nel 2023 in Italia ci sono stati 22.956 reati ambientali su coste e mari accertati dalle forze dell’ordine e dalle Capitanerie di Porto: è quanto emerge nel nuovo report Mare Nostrum 2024 di Legambiente.

I dati riferiscono un incremento di reati e illeciti del 29,7% rispetto all’anno precedente. Tenendo conto anche delle violazioni amministrative, la media degli illeciti è di 8,4 per km di costa, uno ogni 119 metri.

Il numero di violazioni delle normative che regolano la nautica da diporto ha raggiunto quota 2.059 illeciti penali accertati nel 2023, il 230% in più rispetto al 2022.

Dal nuovo rapporto Mare Nostrum di Legambiente è emerso, inoltre, che le persone denunciate nel 2023 sono state 25.545, il 43% in più rispetto all’anno precedente. I dati mostrano una crescita dell’azione repressiva e quella dei sequestri, il 22,8% in più da un anno all’altro.

Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, ha parlato così dei risultati del rapporto Mare Nostrum: “Anche quest’anno, a fronte dell’impegno quotidiano delle Capitanerie di porto e delle forze dell’ordine contro l’aggressione alle coste e al mare del nostro Paese, con il nostro report Mare Mostrum – si legge su ‘Adnkronos’ – ribadiamo l’esigenza di rafforzare il ruolo e le attività di competenza di tutte le istituzioni coinvolte, dai singoli Comuni alle Regioni e alle Arpa”.

E ancora: “La nostra associazione, da sempre impegnata in attività di monitoraggio e di volontariato, come quelle svolte grazie a Goletta verde, alle indagini Beach litter e alla campagna Spiagge e fondali puliti, avanza dieci proposte a Parlamento e Governo per tutelare in maniera più efficace lo straordinario patrimonio ambientale marino del Belpaese. Bisogna potenziare l’attività di demolizione degli immobili abusivi, e non prevedendo nuovi condoni, ammodernare e completare il sistema di fognature e depuratori, potenziare l’economia circolare e prevedere sanzioni più severe per la pesca illegale”.

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