Giornalista pubblicista. Da oltre dieci anni si occupa di informazione sul web, scrivendo di sport, attualità, cronaca, motori, spettacolo e videogame.
Como
Dai dati dell'Agenzia delle Entrate elaborati da parte de 'Il Sole 24 Ore' è possibile conoscere, per ogni città, l'incidenza del canone medio di locazione sul reddito dichiarato da lavoro dipendente nei nuovi contratti stipulati ordinari di lungo periodo e a canone concordato. I dati si riferiscono al 2023 e si basano sui redditi dichiarati nel 2022: al decimo posto troviamo Como, dove l'affitto incide in media del 36% sullo stipendio. Seguono Agrigento (35,2%), Rimini (33,9%), Matera (33%), Salerno (32,8%), Lucca (32,1%) e Pisa (32%).
Cagliari
A Cagliari il canone medio di locazione incide del 36,6% sul reddito: si tratta del nono dato più alto d'Italia stando alla ricerca condotta da 'Il Sole 24 Ore'.
Modena
L'incidenza dei canoni di affitto sugli stipendi dei cittadini di Modena, eletta come una delle migliori città italiane per la movida, è del 36,4%: il 3,9% in più rispetto al 2018.
Milano
Nella classifica delle città d'Italia dove gli affitti incidono di più sugli stipendi, al settimo posto troviamo Milano con il 37,4%, oltre 6 punti percentuali in più rispetto a quanto accadeva nel 2018. A Milano troviamo i canoni mensili più alti di tutto il Paese: 1.122 euro di media.
Bologna
L'indagine de 'Il Sole 24 Ore' rivela che 6 città italiane superano il muro del 40% per quanto riguarda l'incidenza del canone medio di locazione sui redditi dichiarati: una di queste è Bologna con il 40,2%.
Vicenza
Gli abitanti di Vicenza, in media, devono corrispondere il 41,2% del proprio stipendio per l'affitto della casa: l'aumento dal 2018 è dell'8,5%, una delle differenze più marcate di tutto il Paese.
Roma
A Roma, una delle tante città italiane dove si registra un calo delle compravendite immobiliari, l'incidenza dei canoni di affitto sugli stipendi è del 41,%: si tratta del quarto dato più alto d'Italia. Nella Capitale l'aumento rispetto al 2018 è di 3 punti percentuali.
Venezia
Al terzo posto nella classifica che mette in fila le città d'Italia per l'incidenza degli affitti sugli stipendi troviamo Venezia: nel Capoluogo del Veneto i cittadini riservano in media il 46,5% del proprio reddito per i canoni di locazione.
Prato
Il secondo dato più alto d'Italia lo troviamo a Prato, dove l'incidenza dei canoni di affitto sui redditi dichiarati è del 45%; dal 2018, però, il costo degli affitti è aumentato solo dello 0,4%.
Firenze
Firenze è la città italiana dove gli affitti incidono di più sui redditi: il 46,5% stando alla ricerca pubblicata da parte de 'Il Sole 24 Ore'. La città toscana, inoltre, risulta anche quella con la maggior quota di case riservate agli affitti brevi.
In Italia c’è un problema che riguarda gli affitti: in media un italiano riserva il 35,2% del proprio reddito per il canone libero, il 3,2% in più rispetto a quanto accadeva nel 2018. In alcune città la percentuale sale, arrivando anche a picchi che superano abbondantemente il 40%. Risulta meno gravoso, invece, il canone concordato che si attesta su una media del 29% su scala nazionale. Nella gallery scopriamo quali sono le città d’Italia con l’incidenza più alta del canone medio di locazione sul reddito dichiarato da lavoro dipendente, nei nuovi contratti stipulati ordinari di lungo periodo e a canone concordato. I dati si riferiscono all’anno 2023 sui redditi dichiarati del 2022.