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La Puglia dice stop alla pesca dei ricci di mare per 3 anni

Divieto di pesca del riccio di mare in Puglia per 3 anni: cosa prevede nel dettaglio la nuova legge e cosa cambierà per i ristoranti e le pescherie

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Per 3 anni, in Puglia, verrà sospesa la pesca, anche sportiva, dei ricci di mare. L’obiettivo della legge approvata a maggioranza (41 voti favorevoli e uno contrario) dal Consiglio regionale pugliese è quello di tutelare questa importante risorsa.

Cosa prevede la legge sullo stop alla pesca dei ricci di mare in Puglia

Con la nuova legge sullo stop alla pesca dei ricci di mare in Puglia si impone un fermo per permettere il recupero degli stock e la ricostituzione della risorsa nel mare del territorio pugliese, messa a rischio dal prelievo massiccio effettuato in questi ultimi anni.

La legge, nello specifico, prevede il divieto di prelievo, raccolta, detenzione, trasporto, sbarco e commercializzazione dei ricci di mare e dei relativi prodotti derivati freschi. La nuova norma approvata dal Consiglio regionale pugliese non prevede, invece, il divieto di commercializzazione degli esemplari di riccio di mare provenienti da mari che non appartengono territorialmente alla regione Puglia.

L’allarme lanciato da Paolo Pagliaro sui ricci di mare in Puglia

Il primo firmatario della proposta di legge è il consigliere regionale Paolo Pagliaro. In alcune dichiarazioni riportata da ‘La Repubblica’, proprio Pagliaro ha dichiarato: “Non c’è più tempo da perdere. Se 50 anni fa si potevano contare fino a 10 esemplari per metro quadrato nelle secche marine, oggi i ricci di mare sono rarissimi e spesso di dimensioni inferiori a quelle consentite per il prelievo. Già in questi giorni è ripresa la razzia di ricci di mare e bisogna intervenire con lo stop”.

Il consigliere regionale ha poi aggiunto: “Rimane il rammarico per l’assenza di finanziamento per la seconda parte della legge, che prevede azioni di monitoraggio del rinascimento dei fondali e il risarcimento dei pescatori autorizzati con patentino per la durata del fermo pesca. È un vero paradosso, considerato il plebiscito di firmatari della proposta di legge. Si tratta di un provvedimento che riguarda l’intera regione e che avrebbe dovuto avere una corsia preferenziale di bilancio”.

Cosa succederà ora nei ristoranti e nelle pescherie in Puglia

La nuova legge sullo stop alla pesca dei ricci di mare in Puglia per 3 anni, approvata a maggioranza dal Consiglio regionale pugliese nella giornata di martedì 28 marzo 2023 avrà delle ripercussioni sul lavoro dei ristoranti e delle pescherie in Puglia.

Come già sottolineato, la nuova legge non vieta la commercializzazione del riccio di mare per quanto riguarda gli esemplari provenienti da mari esterni al territorio appartenente alla regione Puglia e ciò significa che i ristoranti e le pescherie pugliesi potranno continuare a proporre ricci di mare, a patto che siano stati pescati in acque non appartenenti alla Puglia.

Già da diverso tempo, nei periodi di fermo biologico, in Puglia sono messi in commercio esemplari di ricci di mare provenienti dall’estero, come per esempio dalla Grecia o dalla Galizia, sulla costa atlantica della Spagna.

Il riccio di mare è comune nel Mar Mediterraneo e nell’Atlantico orientale, dalla Scozia alle Canarie. Vive sui fondali rocciosi e popola le praterie di Posidonia oceanica, fino a 30 metri di profondità. In cucina sono considerati particolarmente prelibati e vengono usati per la preparazione di diversi piatti, tra cui gli spaghetti ai ricci di mare.

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