Nasce il primo sindacato degli influencer in Italia
Nasce in Italia Assoinfluencer, la prima associazione fondata con lo scopo di tutelare gli interessi di creativi, influencer e content creator.
È nata anche nel nostro paese Assoinfluencer, ovvero l’associazione italiana influencer. Questa nuova realtà ha lo scopo di tutelare gli interessi dei cosiddetti influencer, ovvero tutti gli utenti attivi nei social media che godono di una particolare popolarità nei confronti un numero elevato di follower (o seguaci).
Assoinfluencer: primo sindacato degli influencer
L’associazione Assoinfluencer si presenta come il primo sindacato aperto a influencer e content creator (youtuber, podcaster, instagrammer…) con il fine di sostenere e sviluppare la loro attività sia in Italia che all’estero. Gli influencer sono professionisti che grazie ai propri numeri producono valore (in termini di visibilità), e quel valore deve essere riconosciuto e remunerato in maniera adeguata. L’associazione si pone come obiettivo anche quello di trovare soluzioni condivise ai problemi che interessano queste nuove figure del panorama social italiano. Tra gli scopi fondamentali ci sono anche quelli di redigere un contratto nazionale collettivo, l’elaborazione di standard e linee guida (best practices) e stabilire un tariffario di riferimento per i compensi.
L’Associazione, priva di scopo di lucro, è stata formalmente inserita dal Ministero dello Sviluppo Economico nell’elenco delle associazioni professionali di cui alla L. n. 4/2013. La quota associativa per il primo anno è di €99,00 e comprende non solo aggiornamenti e corsi di formazione ma anche una consulenza legale e fiscale di base.
In Italia si pensa siano all’incirca 350mila persone le figure che rientrano all’interno della categoria degli influencer e si conta che il valore di questo mercato si aggiri attorno ai 280 milioni di euro. Come già detto l’associazione vuole includere non solo content creator che sono famosi su Instagram o TikTok ma come scritto nell’atto costitutivo: “[…]Rappresenta e tutela gli interessi dei cd. “influencer”, intendendosi con questi gli utenti attivi su un qualsiasi social media, che godono di una particolare popolarità o autorità nei confronti di un numero elevato di followers, ossia di seguaci, al punto da poterne influenzare il pensiero su determinate tematiche o scelte commerciali tramite la creazione di contenuti di semplice intrattenimento oppure di caratura professionale, artistica, culturale e/o divulgativa, grazie ai quali sono in grado di ottenere un ritorno di visibilità oltre che di natura economica.”