Perché il Lago di Garda ha messo il turismo "KO"
Il maltempo e le piogge continue ha provocato un grave innalzamento del Lago di Garda, ora a rischio esondazione: il turismo è messo a dura prova
Questa è la stagione perfetta per concedersi una vacanza in riva al lago, e i turisti lo sanno bene: peccato che sul Lago di Garda sta accadendo qualcosa di preoccupante, motivo per cui i visitatori se ne stanno andando. A causa del maltempo, infatti, il livello d’acqua nel bacino ha raggiunto livelli allarmanti e si teme l’esondazione. Scopriamo qualcosa in più.
Lago di Garda, il record allarmante
Un anno fa, la grande siccità aveva provocato un fenomeno molto particolare: l’isoletta dei Conigli poteva essere raggiunta a piedi, attraverso un sentiero riemerso dalle acque del Lago di Garda, che avevano toccato un livello bassissimo. Oggi succede l’esatto opposto, e non è certo un buon segnale. La preoccupazione non riguarda certo la necessità di prendere una barca per poter andare sull’isola, bensì la crisi climatica che stiamo affrontando.
A causa del maltempo, che ormai da settimane sferza il Nord Italia, il lago rischia di esondare. Lo scorso fine settimana ha piovuto come forse mai era successo prima, tanto che il livello dell’acqua è cresciuto di 10 cm in un solo giorno. Ed è record: ora siamo a ben 146 cm totali, pari ad un riempimento del 107%. Non si toccavano livelli tali dagli anni ’70 (e più precisamente dal giugno 1977, quando il Garda aveva raggiunto i 144 cm).
La situazione non è migliore presso gli altri bacini del Nord Italia, con il Lago Maggiore che è al 101% del riempimento e l’Iseo al 93%. Persino l’Oglio è esondato in alcuni punti, creando gravissimi disagi alla popolazione. Sul Garda, tuttavia, si teme che il vento (ancora implacabile nonostante l’estate sia finalmente arrivata) possa provocare danni e creare lagheggiate, che metterebbero a rischio case, negozi e strade sul lungolago.
Turismo a rischio sul Lago di Garda
Tutto ciò non può che avere un impatto negativo sul turismo, soprattutto in un momento in cui si attendono i grandi arrivi dal Nord. La situazione sembra essere critica, e il rischio di esondazione non può certo tranquillizzare gli animi. Domenica 23 giugno si è scatenato un violento acquazzone che ha colpito la zona di Salò, in provincia di Brescia, provocando l’allagamento di ristoranti, pizzerie, hotel e campeggi.
Moltissimi turisti già arrivati per le vacanze, soprattutto tedeschi, hanno subito fatto i bagagli e se ne sono andati, comprensibilmente spaventati dal caos che ha toccato il Lago di Garda nel giro di poche ore. E gli imprenditori del settore, oltre a dover porre rimedio ai gravi danni provocati dalla pioggia, si trovano senza clienti.
“Ci si è allagato tutto, avevo l’acqua alla vita. Non funziona più niente. Non è solo colpa del maltempo, perché qui è anche la rete fognaria e degli scarichi che non regge più” – ha affermato a ‘Repubblica’ la proprietaria di un ristorante della zona. “E i turisti scappano perché vedono questo disastro. La spiaggia l’hanno riaperta, ma ormai è una striscetta di sassi, non c’è nemmeno lo spazio per mettere una sdraio”.
Qualcuno più coraggioso c’è ancora, ma sono davvero in pochi. Anche i turisti che non hanno rinunciato alle loro vacanze, tuttavia, se ne rimangono in hotel o in campeggio senza dedicarsi alle classiche attività estive. Nessuno ha voglia di uscire in barca o di concedersi un po’ di sport in acqua, nonostante un timido sole sia spuntato. E le attività che basano la loro economia proprio su questo stanno vivendo un momento di grande crisi.