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Arte & Cultura

Perché la Gioconda sorride? L'ipotesi sul collegamento con Lecco

Sul Daily Mail è emersa una nuova ipotesi sul sorriso della Monna Lisa che legherebbe nuovamente il quadro dipinto da Leonardo alla città di Lecco

Pubblicato:

Martina Bressan

SEO copywriter e Web Content Editor

Appassionata di viaggi, di trail running e di yoga, ama scoprire nuovi posti e nuove culture. Curiosa, determinata e intraprendente adora leggere ma soprattutto scrivere.

È un periodo di fermento ma anche molte novità riguardo La Gioconda, una delle opere pittoriche più famose e più studiate della storia. Teorie sull’interpretazione dell’opera, infatti, ne sono emerse molte nel corso degli anni da parte di studiosi italiani e non solo. Una delle ultime tesi emerse sulla celebre Monna Lisa è stata condivisa dal Daily Mail in un articolo che ha spiegato il suo sorriso.

Nuove ipotesi sul sorriso della Gioconda

Il Daily Mail, noto quotidiano britannico, ha pubblicato un articolo su nuove ipotesi riguardo la famosa opera realizzata da Leonardo da Vinci tra il 1503 e i 1506. La Gioconda, infatti, sarebbe un ritratto della famosa Lisa Gherardini, moglie del mercante fiorentino Francesco del Giocondo, dal quale poi è derivato il nome dell’opera “La Gioconda”.

Sabato 18 maggio, il quotidiano inglese ha quindi pubblicato un nuovo pezzo in cui si spiegano nuove interessanti teorie legate alla Gioconda. In questo caso viene suggerito un nuovo collegamento tra il sorriso di Monna Lisa e la città di Lecco. La natura di questa connessione questa volta sarebbe di natura linguistica dato che pare Leonardo da Vinci si sia servito di un gioco di parole. A esporre questa nuova teoria è stato lo storico d’arte Greg Sereda che ha collegato l’area montuosa situata a nord di Lecco, dove sorgono la Grigna Settentrionale e la Grigna Meridionale, con la parola ghigno, ovvero sorriso.

“Grigna”, infatti, sarebbe proprio il termine che in dialetto locale lecchese starebbe per ghigno. Questa parola, quindi, potrebbe essere il segreto per comprendere il famoso quando emblematico sorriso di Monna Lisa. Una teoria avvalorata dal fatto che Leonardo era un uomo molto acuto e intelligente a cui piacevano molto questi giochi linguistici.

Gli altri legami presenti tra la Gioconda e la città di Lecco

I dettagli che legano la Gioconda alla città di Lecco però non starebbero solo nel gioco di parole riconducibile ai monti della Grigna. Dato che più volte numerosi esperti hanno formulato teorie sul paesaggio rappresentato con cura di particolari e dettagli alle spalle della donna. In molti avevano ricondotto la zona alla Toscana. Questo è avvenuto perché alle spalle di Monna Lisa si può notare un ponte basso, a più arcate, che era stato individuato come il Ponte Buriano, che attraversa ancora ora l’Arno.

Più di recente, però, alle numerose teorie già esposte si è aggiunta quella di Ann Pizzorusso, una geologa e storica dell’arte rinascimentale che ha unito i suoi campi di competenza per esporre una sua tesi su dove sia stata dipinta l’opera. Stando a quanto rivelato dalla Pizzorusso al Guardian, infatti, lo sfondo della tela sarebbe riconducibile alle città di Lecco, in particolare al Ponte Azzone Visconti del XIV secolo.

Il metodo usato dalla geologa si differenzia da quello utilizzato nei precedenti studi. Gli altri studiosi, infatti, per presentare le loro teorie si erano basati sulla presenza del ponte, sullo studio del corso del fiume e sulla natura circostante, mentre Ann Pizzorusso ha cambiato prospettiva. La Pizzorusso ha basato le sue ipotesi osservando e studiando la roccia alle spalle della donna. Il colore bianco-grigiastro delle rocce dipinte da Leonardo da Vinci, infatti, sarebbe proprio quello tipico delle composizioni calcaree presenti nella zona di Lecco.

 

 

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