Overtourism, tra le mete più a rischio ce n'è anche una italiana
La ripresa del turismo, con numeri quasi ai livelli pre-pandemia, ha anche dei lati negativi: ecco quali sono le mete a rischio overtourism
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Il problema dell’overtourism
Recenti stime del WTTC (World Travel & Tourism Council) rivelano che il settore del turismo - su scala globale - ha fatturato circa 9,5 trilioni di dollari nel 2023 (ovvero il 95% dei livelli pre-pandemia). A risentirne maggiormente sono quei luoghi che, già in passato, avevano sofferto per l'overtourism. Come rivela La Stampa, ci sono alcune mete che hanno adottato alcuni stratagemmi per ridurre la pressione turistica - e una è italiana. Scopriamo quali sono.
Venezia
Non possiamo che iniziare proprio da Venezia, una delle mete da sempre più a rischio di overtourism: per arginare il fenomeno, sono state adottate disposizioni comunali più stringenti (come il numero massimo di persone per ciascun gruppo organizzato). E poi c'è naturalmente il tanto discusso ticket d'ingresso, che per 30 giorni l'anno prevede il pagamento di 5€ per poter accedere al centro storico e alle isole di Murano, Burano e Torcello.
Parigi
A livello europeo, una città particolarmente a rischio nel 2024 è Parigi, che si prepara ad ospitare le Olimpiadi: sono previsti nuovi controlli di sicurezza e restrizioni aggiuntive per l'estate, mentre il Louvre ha già iniziato a contingentare gli accessi (si parla di 30mila visitatori al giorno).
Barcellona
In Spagna, ad avere problemi con l'overtourism è soprattutto Barcellona, che di recente ha inaugurato un nuovo terminal crocieristico lontano dalla città proprio per ridurre l'afflusso turistico in centro. E dal 1° aprile, ai visitatori verrà richiesto di pagare un supplemento per soggiornare in hotel e strutture ricettive in città.
Amsterdam
Aumentare la tassa di soggiorno è la strategia adottata anche da Amsterdam, che entro il 2025 prevede un flusso turistico di oltre 24 milioni di visitatori giornalieri, ai quali si aggiungono circa 23 milioni di persone alla ricerca di vita notturna.
Atene
Dopo aver sperimentato l'accesso contingentato all'antica Acropoli, la città di Atene e, più in generale, il governo greco si preparano ad applicare lo stesso sistema ad almeno altri 25 siti archeologici e monumenti. Una misura volta a ridurre la pressione turistica sulle principali attrazioni del Paese.
Bali
Ma non è solo l'Europa a soffrire di overtourism: una delle mete esotiche più a rischio è Bali, da diversi anni diventata famosissima come paradiso terrestre per i turisti. Dal 14 febbraio, si dovrà pagare una nuova tassa (circa 10€) per accedere all'isola.
Phuket
La Thailandia si trova a dover fare i conti con numerosi problemi legati al turismo. Basti pensare che Phuket si è aggiudicata il titolo di meta più sovraffollata al mondo nel 2023 (si contano circa 118 turisti per ogni residente).
Pattaya
Purtroppo, la classifica delle destinazioni più sovraffollate vede sul podio altre due mete thailandesi: la seconda, dopo Phuket, è Pattaya, che si è trasformata da tranquillo villaggio di pescatori ad un centro turistico che oggi accoglie 98,7 visitatori per ogni abitante.
Krabi
Infine, al terzo posto c'è Krabi, un'altra splendida destinazione thailandese: qui si toccano i 72,2 turisti per ogni residente. Il governo sta cercando di capire come attenuare la pressione turistica sulle sue bellissime città, ma si è ancora ben lontani dal trovare una soluzione.
Il turismo ha un grosso impatto sulle località più frequentemente scelte dai viaggiatori, e non è sempre positivo: basti pensare all’aumento dei livelli di inquinamento, allo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali e alla riduzione della qualità della vita delle persone che vi abitano. Tutto ciò rientra sotto la definizione di overtourism, un fenomeno quanto mai evidente presso quelle famose mete turistiche in grado di richiamare milioni di visitatori ogni anno. Mete che, in tempo di Covid, hanno avuto modo di “respirare” un po’, pur risentendone dal punto di vista economico. Ma ora l’emergenza sanitaria è alle spalle, e il turismo è tornato quasi ai livelli pre-pandemia. Quali sono le destinazioni che tornano a temere l’overtourism?