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Oderzo, nuovo caso scontrino: brioche a metà con sovraprezzo

Nuovo caso scontrino in una pasticceria di Oderzo, provincia di Torino: il locale ha fatto pagare un sovrapprezzo per il taglio di una brioche a metà

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Ha creato scalpore e diviso il web il caso scontrino che arriva da Oderzo, dove una pasticceria ha fatto pagare un sovrapprezzo di 10 centesimi a due clienti per aver chiesto che la brioche ordinata fosse tagliata a metà.

Nuovo caso scontrino: a Oderzo sovrapprezzo per la brioche tagliata a metà

Due clienti si sono recate in una pasticceria di Oderzo, in provincia di Treviso, e hanno ordinato due caffè e una brioche divisa in due. Una volta tornate a casa hanno riguardato lo scontrino emesso e si sono ritrovate un extra inaspettato: 10 centesimi in più per aver chiesto la divisione della brioche.

Come riferito dal ‘Corriere della Sera’, una delle due clienti ha dichiarato che a sorprenderla “non è tanto il costo, quanto il concetto”. La cifra in effetti è irrisoria, ma evidentemente non si aspettava di dover pagare per un’azione semplice come quella di tagliare una brioche.

La storia è diventata subito virale e ha generato tanto interesse soprattutto sui social network. Gli utenti del web si sono divisi: c’è chi si è scagliato contro la pasticceria e chi, invece, non riesce a comprendere come dieci centesimi in più possano creare tante polemiche.

Il titolare della pasticceria ha raccontato che l’episodio ha visto crollare le recensioni del locale su Google. “Siamo stati sommersi da recensioni negative, da una stella, di persone che non hanno mai frequentato il nostro locale – si legge sul ‘CorSera’ – la nostra media su Google è scesa da 4,5 a 3,5, ma siamo convinti che verrà reintegrata con tempo e dedizione”.

Lo stesso titolare ha raccontato di aver ricevuto commenti particolarmente duri, alcuni di questi pieni di insulti, facendo notare come nessuno considera che il sovrapprezzo riguarda solo le brioche e non le pizze o le fette di torta.

Le polemiche e il precedente

Il sovrapprezzo per il taglio delle brioche è stato introdotto verso la metà del mese di luglio per garantire uno standard di qualità elevato che da sempre contraddistingue la pasticceria del Trevigiano: il taglio richiede l’utilizzo di piattini e tovaglioli in più e anche la necessità di farcire ugualmente entrambi i lati.

“Non è una truffa, ma una scelta consapevole che difendiamo con orgoglio e consapevolezza” ha dichiarato il titolare della pasticceria che ha poi spiegato come i nuovi menu siano in stampa, rivelando che comunque “il sovrapprezzo è indicato alla cassa come previsto dalla normativa“.

Sempre il titolare ha commentato così l’onda mediatica scatenata da un questione di 10 centesimi e le relative polemiche: “Volevo segnalare questo atteggiamento molto pericoloso da parte di chi ha amplificato un episodio minimo, rischiando di compromettere il lavoro e l’immagine di una piccola pasticceria artigianale in un paese di ventimila anime. È un meccanismo pericoloso, perché potrebbe danneggiare seriamente realtà meno solide della nostra”.

Ad Arezzo, nell’agosto del 2024, c’era stato un episodio simile a quello di Oderzo: un ristorante aveva fatto pagare un prezzo extra per il taglio della torta a una cena di compleanno; la torta in questione era stata acquistata altrove e portata nel locale per essere consumata al termine della cena.

Seguirono le solite polemiche sul web con i titolari del locale che avevano spiegato come quella di far pagare il taglio di una torta o di altri alimenti portati dai clienti fosse una regola del ristorante.

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