Nuovo caso scontrino in Italia: scatta la rissa a Gallipoli
Nuovo caso scontrino in Italia: un diverbio per un conto ritenuto troppo salato dai clienti di un ristorante di Gallipoli sfocia in una rissa
Spunta un nuovo caso scontrino in Italia e questa volta c’è scappata anche la rissa: è successo all’esterno di un ristorante di Gallipoli, dove gli animi si sono scaldati a causa di un conto ritenuto elevato da parte dei clienti.
Nuovo caso scontrino in Italia: rissa a Gallipoli
Un gruppo di turisti ha cenato in un ristorante sulla riviera Armando Diaz di Gallipoli, nota località balneare eletta nel 2024 come una delle migliori mete estive per i giovani in Italia: quando è arrivato il conto di 265 euro, i clienti lo hanno ritenuto troppo salato.
A quel punto è iniziato un diverbio: i turisti sostenevano che la cifra richiesta era troppo elevata, sostenendo di aver ricevuto vino caldo e pesce surgelato. Gli animi iniziavano a scaldarsi mentre i turisti e il ristoratore discutevano per far valere le proprie ragioni.
Non è bastato neanche uno sconto per calmare la situazione: nonostante il titolare del ristorante salentino abbia abbassato il prezzo finale a 250 euro, il diverbio è andato avanti, sfociando in una vera e propria rissa iniziata prima all’interno del bar e proseguita successivamente in strada.
La rissa è stata documentata attraverso un video finito puntualmente sui social e riportato da diverse testate online: nel filmato si vedono i cinque turisti e il ristoratore che si accapigliano all’esterno del locale, mentre alcune persone provavano di tutto per dividerli e far finire lì la questione. Al momento, come riferito da parte de ‘Il Fatto Quotidiano’, non sono state sporte denunce in merito all’accaduto.
Il video della rissa riguardo il conto di un ristorante di Gallipoli, inserita nella classifica delle location di mare più trendy in Italia per le vacanze dell’estate del 2024, ha scatenato le reazioni di tanti utenti dei social: in molti sostengono che il conto non fosse poi così salato, mentre c’è chi sostiene che se un piatto non è gradito, va rimandato in cucina e non consumato per poi lamentarsi al momento del conto.
I casi scontrino in Italia
Di problemi legati a conti troppo salati, da diverso tempo ce ne sono stati tanti in Italia: uno degli ultimi in ordine cronologico è il caso scontrino agli Internazionali di tennis a Roma, quando uno spettatore ha pubblicato su TikTok un video in cui sosteneva di aver dovuto pagare 21 euro per un panino e una Coca Cola, lamentandosi dei prezzi per cibo e bevande durante il torneo che ogni anno va in scena al Foro Italico.
Qualche mese prima c’era stata una polemica in un’enoteca di Palermo: un cliente, dopo aver ordinato tre panini e uno spumante, al momento del conto si era ritrovato sullo scontrino un supplemento di 8 euro con la voce “apertura tappo“. All’indomani dell’accaduto, il cliente aveva raccontato tutto sui social, postando la foto dello scontrino “incriminato” che ha fatto incetta di condivisioni e commenti.
Nel mese di settembre del 2023 aveva fatto scalpore la notizia arrivata da Trento, dove una nota gelateria avrebbe fatto pagare un euro in più a una cliente che aveva fatto richiesta di un secondo cucchiaino per poter condividere la coppa di gelato con il proprio accompagnatore.