Il Museo Egizio di Torino verso i 200 anni: novità e curiosità
Il Museo Egizio di Torino si prepara a festeggiare i suoi 200 anni di storia nel 2024: per celebrare il bicentenario, sono in arrivo tante novità.
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Come cambia il Museo Egizio di Torino per i suoi 200 anni
Il direttore del museo, Christian Greco, ha anticipato alcune delle novità che riguarderanno il Museo Egizio di Torino, inserito nella top 10 delle attrazioni turistiche più amate d'Italia: è prevista la creazione di nuovi ambienti che ospiteranno gli spazi per l'accoglienza, la caffetteria e un giardino "egizio". Verrà creata anche una seconda piazza accanto alla piazza Carignano per fungere da luogo di ritrovo dove potrà accedere anche chi non si reca al museo.
Come cambia il Museo Egizio di Torino per i suoi 200 anni
Il Tempio di Ellesija, stando ai piani del direttore Christian Greco, diventerà visitabile anche senza biglietto: in quanto dono dell'Egitto allo Stato Italiano, è patrimonio di tutti. La volontà del direttore è quella di offrire al pubblico la possibilità di godere di una vera e propria visita spazio-temporale nell'antico Egitto. Un esempio: nella grande sala ipogea che oggi ospita le biglietterie, grazie alle proiezioni con realtà virtuale e aumentata, sarà possibile camminare attraverso i siti dell'Egitto in un paesaggio in continuo mutamento.
Come cambia il Museo Egizio di Torino per i suoi 200 anni
La marcia d'avvicinamento verso il bicentenario del Museo Egizio di Torino inizierà nel 2022: il primo step è l'apertura di una mostra sull'Aida, anticipata da un'anteprima il 18 dicembre, quando verranno diffuse parti dell'opera nella Galleria dei Re, in collaborazione con il Teatro Regio. Per i festeggiamenti dei 200 anni di storia, inoltre, verrà allestita una nuova ala con sala permanente dedicata alla Stele di Rosetta.
Come cambia il Museo Egizio di Torino per i suoi 200 anni
Quello di Torino è il secondo Museo Egizio più grande del mondo e tra i musei gettonati a livello internazionale: secondo quanto riportato dal Ministero dei Beni Culturali, con 825.095 visite nel 2016, ha ottenuto l'ottavo posto nella classifica dei musei più visitati di tutto il pianeta.
Come cambia il Museo Egizio di Torino per i suoi 200 anni
La storia del Museo Egizio di Torino che nel 2020 ha ricevuto un importante premio europeo grazie al suo progetto Turin Papyrus Online Platform, nacque all'inizio dell'Ottocento quando in Europa si scatenò una sorta di moda per il collezionismo di reperti provenienti dall'antico Egitto. Bernardino Drovetti, uno dei più grandi collezionisti dell'epoca arrivò a mettere da parte circa 8.000 pezzi tra sarcofaghi, mummie, statue, amuleti, papiri e monili. Nel 1824 il Re Carlo Felice acquistò la sua collezione per la cifra di 400.000 lire, dando così vita al museo.
Nel 2024 il Museo Egizio di Torino festeggerà i suoi 200 anni di vita: per celebrare al meglio i due secoli di storia, il museo del Capoluogo piemontese cambierà pelle, portando grandi novità e mostre inedite, a partire da quella dell’Aida.
La volontà è quella di creare nuove connessioni che permettano di riportare gli oggetti a contatto con il paesaggio, creandone uno virtuale sul modello del Team Lab Borderless di Tokyo. Ecco le novità e le curiosità che riguardano il Museo Egizio di Torino che si prepara a celebrare il suo bicentenario.