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Arte & Cultura

Il mistero del presunto Autoritratto di Leonardo da Vinci a Foggia

Un inedito autoritratto di Leonardo Da Vinci è stato ritrovato a Foggia: il mistero sulla sua autenticità ha portato il dipinto in Parlamento

Leonardo Da Vinci continua a far parlare di sé: un autoritratto inedito sembra essere stato ritrovato a Foggia. A svelarlo è Lello Santoro, collezionista d’arte che dichiara di avere un autoritratto dell’artista ereditato nel 1984. Giorgio Lovecchio, deputato M5S, ha richiesto un parere alla Soprintendenza ce dopo la mancata risposta ha coinvolto direttamente il Ministro Franceschini portando il caso del misterioso autoritratto in Parlamento.

Il mistero dell’Autoritratto di Leonardo Da Vinci

Dopo il mistero del ritratto di Leonardo Da Vinci inedito, l’incredibile artista torna a far parlare di sé e questa volta sembra che il genio dell’arte conosciuto in tutto il mondo abbia fatto giungere una sua importante opera inedita fino a Foggia. A parlarne con certezza è Lello Santoro, collezionista d’arte che ritiene di aver ereditato la copia originale del Ritratto di Leonardo Da Vinci. L’opera è di dimensioni ridotte: il quadro di appena 20 centimetri è custodito gelosamente dal collezionista in un luogo sicuro, mentre presso la propria casa nel centro storico di Foggia ne custodisce una foto. Il quadro, custodito dal collezionista Lello Santoro sembra avere numerose somiglianze con il dipinto “Ritratto Lucano” di Leonardo Da Vinci che potete vedere in foto.

Santoro ha dichiarato a La Repubblica: “Il dipinto così come la cornice sono assolutamente autentici”. Secondo gli studi il quadro risale al 1519, appartiene quindi all’epoca rinascimentale. A rendere il collezionista così sicuro è la tecnica del chiaroscuro che coincide con la mano del celebre artista.  La storia di questo quadro è molto originale: sembrerebbe infatti che l’autoritratto appartenesse a due sorelle che lo hanno lasciato in eredità a Santoro e sua moglie Carmela Romaniello per ringraziarli delle cure che la donna ha riservato loro. Il collezionista e sua moglie, non avendo figli, desiderano donare il quadro e le altre opere nella casa museo al comune di Foggia ma è necessaria una valutazione positiva dell’opera per poter procedere.

Il quadro è protagonista di una interrogazione parlamentare

Mentre Santoro si dichiara convinto dell’autenticità del dipinto, raccontando in una intervista a La Repubblica che “i cretti sono difformi e ampi, il che indica che il dipinto è autentico” il quadro finisce al centro dell’attenzione diventando il protagonista di una interrogazione parlamentare al ministro della Cultura Dario Franceschini. A portare l’attenzione sul caso è Giorgio Lovecchio, deputato del M5S che ha preso a cuore la causa. Dopo il silenzio della Soprintendenza, Lovecchio desidera porre l’attenzione sull’autoritratto così da ottenere l’esame al carbonio 14. Il collezionista di opere Santoro si è già dichiarato interessato a donare l’opera al Comune di Foggia, aggiungendola a tanti altri preziosi cimeli custoditi nella sua casa museo.

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