Maschere con teschio sulle statue: la macabra scoperta in Italia
Comparse nella notte maschere di cartapesta sulle statue di Napoli e in altre città: cosa c’è dietro la macabra scoperta
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Napoli: teschi di cartapesta collocati nella notte sulle statue
Secondo alcuni cittadini, le installazioni sembrano atti vandalici che deturpano le statue, mentre altri apprezzano la provocazione, e la avvicinano ad alcune espressioni dell’arte contemporanea “di situazione”. “Quello è un “per”, un moltiplicatore”, dichiara un passante ad askanews in riferimento alla croce di nastro nero presente sulle maschere “c’è l’intento da parte di chi ha sfregiato il monumento di moltiplicarne la bellezza”.
I teschi in cartapesta sono segnati da una croce nera sulla bocca
Secondo altri, l’iniziativa potrebbe essere legata all’avvicinarsi di Halloween, oppure a qualche nuova forma di protesta contro il Green Pass, anche se la presenza di telecamere di videosorveglianza farebbe cadere l’ipotesi dell’addobbo per la notte del 31 Ottobre: “nessuno avrebbe fatto una cosa del genere”, si dice in città.
Le fantasie dei napoletani, divise tra vandalismo e arte contemporanea, non sono state ad ora seguite da alcuna rivendicazione a conferma della natura del gesto.
Anche la statua di Carlo V colpita dal gesto
A Milano, i teschi in cartapesta hanno fatto la loro comparsa sulla testa di Alessandro Manzoni, in Piazza San Fedele, ma anche sulle statue di Francesco Hayez a Brera e di Leonardo da Vinci in piazza della Scala. Prontamente rimosse dai Vigili del Fuoco, le installazioni hanno chiaramente la stessa matrice di quelle apparse contemporaneamente a Napoli, nella foto.
Una delle evocative maschere sulle statue di Napoli
Sono diverse le segnalazioni a Napoli: l’intervento notturno ha interessato diverse aree del centro storico della città, con segnalazioni anche da Piazza Bovia e via Caracciolo. Alcune delle maschere, che sono semplicemente poggiate sulle statue e non costituiscono motivo di preoccupazione per le opere d’arte coinvolte, presentano una corona di foglie, forse alloro, in testa.
La matrice ambientalista
Il gesto potrebbe essere un’iniziativa del gruppo ecologista Extinction Rebellion, che intende simboleggiare lo stato di sofferenza del pianeta di fronte ai cambiamenti climatici. Il movimento, nato nel Regno Unito nel 2018, è noto per le proteste non violente ma sempre piuttosto esuberanti, come quella del 2019 in cui il movimento decise di inondare la tesoreria di Londra con 1800 litri di sangue finto.
Una maggiore attenzione all’ambiente
L’azione non è stata ancora rivendicata da Extinction Rebellion, ma l’avvicinarsi della Cop26 di Glasgow, prevista per il prossimo Novembre, potrebbe essere il motivo alla base dell’intensificarsi delle azioni del movimento ambientalista, che ha una sede italiana anche nella città di Napoli. L’intento è sempre quello di spingere i governi del mondo ad una maggiore attenzione per l’emergenza climatica.
Le statue dei Re di Napoli in Piazza del Plebiscito, ma anche la Statua del Dio Nilo nel Largo Corpo ed altri monumenti in tutta la città, sono apparse stamattina diverse agli occhi dei cittadini napoletani.
Grandi maschere in cartapesta con la bocca segnata da una X di nastro nero sono comparse, nella notte, tra le mani e sulla testa di diverse statue nel centro della città di Napoli. Ma anche a Milano, Roma, Firenze, Torino e Palermo.
La macabra scoperta, però, potrebbe avere finalità tutt’altro che “spaventose”.