Draghi tra i 100 "più influenti" del Time: è l'unico italiano
Il Presidente Mario Draghi entra, per la terza volta, nella lista dei 100 uomini più influenti del mondo stilata dal Time. È l’unico italiano.
Il Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi è stato inserito nella lista delle 100 persone più influenti del mondo. È la terza presenza nella lista di Time per Mario Draghi, che nel 2013 conquistò anche la copertina della testata, unico italiano tra gli uomini più influenti del mondo.
Il “whatever it takes” di Draghi
Spetta alla Segretaria al Tesoro degli Stati Uniti d’America tracciare un breve profilo della personalità di Mario Draghi e dei motivi che hanno spinto il Time a posizionarlo – accanto alla Vice Presidente USA Kamala Harris e alla ginnasta Simone Biles – tra gli uomini più influenti del pianeta.
Come scrive Janet Yellen nella nota di presentazione del Presidente Draghi “Sono passati nove anni dal suo famoso discorso, ma l’approccio “do whatever it takes” di Mario è più pertinente e stimolante che mai”.
Draghi merita una posizione nella lista dei 100 in quanto “sta guidando la sua nazione attraverso la pandemia con mano abile” e, con l’Italia alla guida del G20 di quest’anno, sta lavorando per “promuovere una ripresa globale inclusiva e affrontare questioni globali urgenti come il cambiamento climatico”, scrive Yellen – che con Draghi condivide il pesante titolo di ex banchiere centrale.
Gli Stati Uniti, scrive l’ex presidente della Federal Reserve, “sono grati di avere Mario di nuovo come partner. Questa volta da Presidente del Consiglio italiano”.
Si legge ancora, nella nota pubblicata sul magazine, “Mario e la BCE hanno contribuito a stabilizzare l’economia europea” e, come ricorda Yellen, Draghi è sempre stato un partner “di profonda esperienza ed impegno costante”.
Mario Draghi, il difensore dell’Euro
Mario Draghi era, già negli anni Novanta, Direttore Generale del Ministero del Tesoro. Con una specializzazione al Massachusetts Institute of Technology ed una avviata carriera universitaria, venne nominato nel 2005 Governatore della Banca d’Italia, per diventare Presidente della BCE, la Banca Centrale Europea, nel 2011.
Il “whatever it takes” a difesa della moneta comunitaria che gli è valso la simpatia di molti analisti risale al 2012, anno in cui il Financial Times lo elesse persona dell’anno, appunto, “per aver salvato l’Euro”.
La copertina del Time arrivò soltanto un anno dopo, e con un titolo piuttosto eloquente: “Eurovision. La battaglia di Mario Draghi per salvare l’Euro – ed un’Europa unita – è appena iniziata”.
Già in quell’occasione, la testata riconosceva l’attuale Presidente del Consiglio come “il più importante e potente difensore dell’integrazione europea”. Oggi Mario Draghi entra nuovamente nella lista degli uomini più influenti del mondo, in una rinnovata veste di politico che lo consegna definitivamente all’élite mondiale – non più soltanto come illustre economista.