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Curiosità

Le targhe che hanno fatto impazzire il web sono opere d'arte

Realtà o finzione? A Milano e a Carrara ci si imbatte in targhe in marmo dai testi stravaganti, ma si tratta dell'installazione di un artista

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La strana targa dedicata a Hemingway a Parco Nord Milano
Passeggiando per Carrara e Milano, succede che ci si imbatte in targhe con scritte davvero bizzarre. Come quella ubicata a Parco Nord Milano, situato nella periferia nord del capoluogo lombardo, in cui si legge: “In questi campi, nel 1918, lontano da occhi indiscreti Ernest Hemingway si appartò con una giovane donna di Bollate". Sui social si è subito scatenato il tam tam mediatico per risalire all'autore, mentre molti utenti hanno pensato allo scherzo di qualche fantomatico  burlone. In realtà, le targhe altro non sono che l'opera d'arte dell'artista Francesco Fossati, nato a Lissone, in provincia di Monza, autore dell'installazione “Fake History”, inaugurata a Casa Testori e Parco Nord Milano, in collaborazione con il Comune di Novate Milanese e il Comune di Cormano.
Targhe bizzarre nel parco milanese: sarà vero?
L’installazione di Fossati realizzata a Milano si compone di due targhe commemorative in marmo di Carrara, sulle quali sono incisi i testi in cui si narra epigraficamente di episodi falsi, ma plausibili, che uniscono idealmente la storia del Parco Agricolo con quella dei celebri personaggi della cultura. Camminando o andando in bici per Parco Nord Milano ci si imbatte anche in un'altra targa stravagante, il cui testo recita: "Nel 1963, dopo aver visto i colori di questi campi coltivati, Mario Schifano dipinse il suo primo Paesaggio Anemico".
La targa bizzarra su Boccioni comparsa a Edolo
A Edolo, in provincia di Brescia, si resta basiti di fronte alla targa con la scritta “Tra queste case, nel 1915, Umberto Boccioni registrò con un fonografo il rumore degli aerei e altri suoni di guerra”. “L'idea era quella di creare straniamento e far fermare le persone, ormai troppo abituate al mondo che le circonda", ha spiegato l'artista Francesco Fossati, autore dell'installazione “Fake History”. L’opera, dal contenuto volutamente ironico, intende mimetizzarsi all’interno del contesto, e vuole essere da stimolo nei confronti dello spettatore che si troverà a chiedersi dove finisce la realtà e incomincia la fantasia. Il dubbio diventa, così, un incentivo per indagare la storia di un luogo.
La notte d’amore di Fellini a Carrara: realtà o finzione?
Nel centro storico di Carrara, si “scopre” che “Josè Saramago è stato qui nel 1985”, e si sgranano gli occhi nell'apprendere che “Nel 1930, nella locanda che aveva sede in questo edificio, Luis Buñuel si sollazzava bevendo assenzio”. Sempre a Carrara, dove l'installazione di Francesco Fossati ha vinto, nel 2015, la Biennale Internazionale di Scultura, ci si può imbattere in una delle sue targhe artistiche più irriverenti, affissa al muro di una casa, che afferma: “This is the house where in 1969 Federico Fellini spent the most overwhelming night of passion of his life” (Questa è la casa dove nel 1969 Federico Fellini passò la notte di passione più travolgente della sua vita).
La targa curiosa su Pier Paolo Pasolini
Tra le targhe più divertenti dell'artista Francesco Fossati, c'è quella in cui si legge: “In questo cinema nel 1973 Pier Paolo Pasolini guardò Il Padrino senza pagare il biglietto”. Tutto finto, ovviamente. Oppure no? Le opere di Francesco Fossati sono sparse per l'Italia, e si può trovare una targa dell'artista presso gli antichi bagni pubblici di Monaco di Baviera.

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