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Le feste patronali più suggestive del Sud Italia

L'Italia è sinonimo di tradizione e folklore, specialmente al Sud. Ecco alcune delle più conosciute feste patronali, le tradizioni e le curiosità

In Italia, in particolare al Sud, le feste patronali rappresentano ancora un momento di partecipazione e convivialità. Le celebrazioni che si organizzano in onore del Santo patrono della città possono durare anche più giorni e coinvolgono tutti, dai bambini agli anziani.

I riti religiosi si uniscono alla spettacolarità degli eventi che si organizzano, dando vita a folkloristiche scene di vita quotidiana. Tutte le regioni del Sud sono interessate a festeggiare la festa patronale delle proprie città e ognuna di esse si differenzia dall’altra per riti, tradizioni, simbolismi e storia.

Tutte però hanno caratteristiche comuni: innanzitutto la processione del Santo per le strade della città, religiosamente molto sentita soprattutto tra le persone più anziane.

Il rito religioso si conclude con la grande festa civile, solitamente organizzata da un comitato scelto per l’occasione. Gli ingredienti per la riuscita della festa e la partecipazione di tutti gli abitanti? Bancarelle di ogni genere che sostano per le strade, i cibi da asporto, le giostre per far divertire ragazzi e bambini e, immancabili, i fuochi d’artificio, conclusione spettacolare dell’evento.

Non mancano certo lo sfarzo delle luminarie e i concerti dei cantanti e degli artisti locali chiamati per l’occasione.

La regione in cui le feste patronali sono più spettacolari è la Puglia. Dal Gargano al Salento, ogni cittadina ha da offrire spettacoli incredibili. E lo spettacolo più maestoso e suggestivo è sicuramente quello offerto dal piccolo comune di Scorrano, cittadina di sole 7.000 anime in provincia di Lecce, ma sede di ben tre società che forniscono luminarie e per questo si è meritata l’appellativo di capitale mondiale delle luminarie.

Le illuminazioni pubbliche sono il simbolo della festa di Santa Domenica, che si svolge ogni anno nella prima metà di luglio: le piazze e le vie del paese si illuminano e interpretano nel migliore dei modi lo spirito di festa.

A queste si uniscono spesso anche i falò, considerati simbolo di purificazione e di rinnovamento. Come avviene ogni anno a Castellana Grotte, in provincia di Bari, in occasione delle Fanove. L’occasione sono i festeggiamenti di Maria Santissima della Vetrana, patrona della città, che avvengono nel mese di gennaio e che ricordano il miracolo avvenuto nel 1691, quando la città fu liberata dalla peste. Come ricordo di quell’evento, si usa accendere più di 100 falò in un giorno e festeggiare con canti, musica e divertimento.

Una volta terminata la lunga camminata che dal centro del comune porta al monte Carmine, tutti i fedeli si fermano nel bosco che lo circonda per una scampagnata in compagnia di amici e parenti. E sono proprio tutti a partecipare, dai ragazzini agli anziani, molti dei quali vestono con gli abiti tradizionali e intonano canti con fisarmonica e tamburelli. La festa si sposta poi nel centro del paese con concerti, eventi e fuochi pirotecnici.

Spostandoci sul litorale tirreno, una delle più belle feste patronali della Campania è quella di San Gennaro, patrono di Napoli, che si svolge il 19 settembre. Le celebrazioni religiose iniziano già il giorno prima, quando i fedeli cominciano a portare i ceri al Santo in una lunga processione. Ma il rito più spettacolare avviene nel Duomo, dove ogni anno in maniera più o meno puntuale, avviene la liquefazione del sangue di San Gennaro. Il miracolo è atteso e celebrato da tutta la Campania e dai numerosi turisti che giungono appositamente per assistervi.

Anche la Calabria è ricca di suggestive e spettacolari tradizioni in occasione delle feste patronali. Come quella che si svolge a Castrovillari, in provincia di Cosenza, ogni anno a gennaio, per i festeggiamenti di San Giuliano. Le donne del paese, vestite con gli abiti tradizionali, offrono ai fedeli che escono dalla chiesa delle frittelle dolci e salate, tipiche della loro tradizione culinaria.

A Paola, nella prima metà di maggio, si festeggia San Francesco da Paola. I festeggiamenti del santo calabrese sono tipici anche in altre cittadine della costa, dove la processione avviene in mare. Per l’occasione, la banda suona per le strade del paese e tutti gli eventi si concludono con spettacolari fuochi d’artificio.

Scendendo ancora più a Sud si arriva in Sicilia, una terra ricchissima di folklore: a Maniace, comune della provincia di Catania, in occasione dei festeggiamenti di San Sebastiano, che avvengono a gennaio, si usa fare la benedizione dei panuzzi, che vengono poi distribuiti a tutti i fedeli.

Lo stesso santo viene festeggiato anche ad Arcireale, ma la tradizione prevede qualcosa di diverso. Qui u rizzareddu – il ricciolino – come viene chiamato vezzosamente San Sebastiano, è portato in processione da uomini scalzi.

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