Le catacombe in Italia: le più importanti tra quelle aperte e visitabili
Le catacombe in Italia sono sparse su tutto il territorio e molte di queste sono visitabili. Ecco le più importanti
Le catacombe in Italia sono antichi complessi cimiteriali quasi sempre scavati nella roccia e che si sovrappongono in più livelli: a volte la profondità giunge a 30 metri.
Sono sparse su tutto il territorio nazionale e molte di esse sono visitabili e aperte al pubblico: quelle più famose sono, ovviamente, le sepolture cristiane. Tuttavia vi sono alcuni complessi legati anche alle religioni etrusche, ebraiche – di cui due si trovano a Roma – e fenicie.
Le più importanti catacombe cristiane in Italia sono quelle di Roma: nella capitale italiana è ovviamente concentrato il maggior numero di catacombe presenti sul territorio nazionale. Si trovano all’esterno della cerchia di mura ma sono integrate nel nucleo cittadino: sono più di 40 e si estendono su più livelli per 150 chilometri. Le più antiche sono quelle di San Sebastiano e dei Santi Marcellino e Pietro: quest’ultima si trova nel quartiere Ardeatino tra la via omonima e la Via Appia Antica.
La catacomba ha preso la denominazione attuale nel 313 dal nome dei due martiri più famosi che vi sono stati sepolti. Il fatto che siano state tanto frequentate e in uso da così tanto tempo ha portato addirittura alla scomparsa del primo livello. Le catacombe dei Santi Marcellino e Pietro fanno parte del cosiddetto complesso callistiano di cui fanno parte anche le catacombe di Santa Sotere, quelle di Balbina e, ovviamente, quelle di San Callisto.
Tra le catacombe visitabili la più famosa e conosciuta in tutto il mondo è quella di San Callisto, detta anche catacomba dei papi: il suo nome deriva dal fatto che è stata fatta costruita da Papa Callisto e che al suo interno sono conservate anche le tombe di diversi papi. Fatta ristrutturare da Damasio, ospita il luogo di sepoltura di numerosi martiri: il più importante è quello di Santa Cecilia.
Come tutte le altre catacombe in Italia si caratterizzano per essere costituite da gallerie sotterranee con loculi ricavati lungo le cui pareti e disposti su file verticali: chiusi da lastre di marmo con incisi sopra elementi simbolici cristiani, potevano ospitare più sepolture. Le tombe più importanti delle catacombe di San Callisto sono invece singole e ricavate all’interno di nicchie.
L’elemento più importante di questo complesso è la cripta dei Papi: si tratta di una cappella decorata con affreschi di grande pregio che ogni anno attira un notevole flusso di visitatori. Sempre a Roma si possono visitare le Catacombe di Priscilla, molto importanti per gli affreschi: sono tra i più antichi della storia cristiana e comprendono la prima rappresentazione esistente al mondo dell’Ultima Cena e dei Re Magi. Per questo il loro valore storico, artistico e culturale è altissimo.
Le catacombe in Italia sono disseminate su tutto il territorio, quindi si trovano esemplari importanti in tutte le regioni della Penisola. Molte sorgono in Lazio, in particolare nella zona intorno alla capitale: sono scavate nel tufo e ospitano spesso tombe di martiri e cappelle familiari molto decorate e imponenti. Infatti queste catacombe erano utilizzate da ceti sociali elevati.
In genere le catacombe laziali hanno gallerie molto ampie e irregolari: lo stesso accade per i loculi, a volte chiusi da mattoni e intonacati. Tra le più importanti e visitabili segnaliamo quella di Santa Cristina a Bolsena, quella di Colle San Quirico a Paliano, quella di Santa Teodora a Rignano Flaminio e quella di Santa Savinilla a Nepi. In più merita una visita la catacomba di Santa Vittoria, la cosiddetta Trebula Mutuesca, a Monteleone Sabino.
Le catacombe più importanti in Italia settentrionale sono quelle di Concordia Sagittaria (all’epoca Iulia Concordia), in provincia di Venezia, dove sono sepolti per lo più legionari defunti e quelle vicino a Ravenna. Qui ne sono presenti ben quattro, tutte risalenti al III secolo: sono le catacombe di San Severo, Sant’Apollinare, Probo ed Eleucadio. Infine nella Valdichiana senese, vicino a Chiusi, si trovano le catacombe di Santa Mustiola e quelle di Santa Caterina d’Alessandria: la prima risale al III secolo ed è stata scoperta nel Seicento.
È composta da due arterie principali su cui si apre una serie di gallerie con pareti decorate con iscrizioni, figure e simboli cristiani. Invece le catacombe di Santa Caterina d’Alessandria sono più antiche: nate come sepolture pagane, furono poi utilizzate dalle prime comunità cristiane.
Infine non si può mancare di visitare le catacombe di San Gennaro a Napoli: in questa città ne sorgono tante ma queste sono le più importanti e visitabili. Seguono poi le catacombe di San Gaudioso, di San Severo e di Sant’Eufebio. Le catacombe di San Gennaro si trovano sulla collina di Capodimonte e sono le più estese del capoluogo partenopeo: si estendono su due livelli e sono state rese visitabili grazie all’impegno della onlus giovanile Iron Angels.
Gli spazi sono decorati con affreschi bellissimi e ben restaurati, tra cui molte raffigurazioni di San Gennaro. Ospitano anche un certo numero di arredi: questi sono stati realizzati con lastre sbalzate in metallo dai membri della onlus e riproducono fedelmente gli affreschi sulle pareti. In questo modo anche i non vedenti potranno visitare le catacombe e ammirare le raffigurazioni sentendole.