Lavori al Duomo di Forlì: spuntano alcuni scheletri
Dai lavori di ristrutturazione del Duomo di Forlì spuntano antichi resti umani: si tratta di decine di scheletri appartenenti ad epoche diverse
I lavori per il consolidamento di alcune colonne del Duomo di Forlì hanno portato all’inaspettata scoperta di decine di scheletri appartenenti ad epoche diverse, alcuni dei quali sembrano riferibili alla primitiva chiesa romanico-gotica. Nonostante sia stata quasi completamente ricostruita nell’Ottocento, infatti, la Cattedrale cittadina nasconde sotto un aspetto tipicamente neoclassico una storia molto più antica.
I resti rinvenuti ai piedi del colonnato di destra, spiega il responsabile ufficio beni culturali e per l’edilizia di culto della Curia Claudio Giannelli, potrebbero essere l’inizio di nuove importanti scoperte: quello appena avviato in Duomo “non è solo un cantiere di restauro, ma sarà l’occasione di avviare una produzione che accompagni a poco a poco nuove scoperte”.
Dai lavori al Duomo di Forlì emergono decine di scheletri
Il cantiere del Duomo di Forlì è aperto dalla fine di ottobre 2023: alcune colonne, si legge su ‘Forlì Today’, hanno mostrato delle criticità e si è deciso di intervenire per consolidarne la struttura. La campagna di scavi per i lavori, però, come spesso avviene in Italia, ha portato a un’inaspettata scoperta: dagli scavi eseguiti per individuare le fondazioni ottocentesche della Cattedrale, sono emersi decine di scheletri di antichi forlivesi risalenti a diverse epoche storiche.
La maggior parte dei resti umani è stata rinvenuta ai piedi del colonnato di destra, sotto lo sguardo del capolavoro di Pompeo Randi “L’invenzione della Croce” che domina l’abside dell’altare maggiore. Sono emerse tantissime ossa, sepolture e scheletri adagiati al suolo, quasi 3 metri sotto terra. Tra questi, spiega a ‘Forlì Today’ l’ingegnere Alberto Gentili, anche i resti di “una madre con bambino di uno o due anni”.
Oltre agli scheletri sono stati rinvenuti cunicoli in muratura in cui si possono scorgere casse e sepolture e un muro circolare nei pressi della Cappella della Madonna del Fuoco, che potrebbe essere l’abside della prima chiesa. Sebbene sia stata completamente ricostruita nell’Ottocento, infatti, la Cattedrale di Forlì ha una storia che va molto più indietro nel tempo, e i nuovi ritrovamenti sono una testimonianza importante delle diverse epoche attraversate dall’edificio religioso.
Scoperte al Duomo di Forlì: una storia ancora da scoprire
Quelli che erano iniziati come dei semplici lavori di consolidamento strutturale, quindi, hanno preso una piega inaspettata: come spiega Claudio Giannelli, responsabile ufficio beni culturali e per l’edilizia di culto della Curia, “c’è la previsione di un cantiere che durerà lungo tempo”.
L’obiettivo, per il momento, è quello di “trovare la conformazione delle fondazioni della chiesa ottocentesca, in modo da orientare i prossimi lavori”. Quella in corso è la prima vera indagine che si concentra sulle fondazioni della Chiesa, quindi molto di ciò che verrà scoperto sarà una novità assoluta per la storia di Forlì. “La prospettiva”, spiega Giannelli, “è un cantiere in più lotti che riguarderà aspetti di carattere strutturale, tetto, sommità del campanile, poi ci saranno interventi interni per le decorazioni”.
Quello che appare subito chiaro, come confermato dal responsabile della Curia, è che quello in corso “non è solo un cantiere di restauro, ma sarà l’occasione di avviare una produzione che accompagni a poco a poco nuove scoperte”: il Duomo di Forlì, questa una delle ipotesi, potrebbe essere più antico di quanto si pensi. Le preziose testimonianze che stanno emergendo dagli scavi potrebbero rivelare aspetti e vicende ancora sconosciuti della storia più antica della Cattedrale e della città.