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Arte & Cultura

La Torre di Pisa si sta raddrizzando

L'iconica Torre pendente di Pisa si sta raddrizzando grazie agli interventi di restauro e consolidamento messi in atto negli anni: cosa sta succedendo

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La Torre di Pisa, conosciuta anche col nome di Torre Pendente o Campanile di Pisa, è uno dei simboli più iconici d’Italia. La sua caratteristica pendenza, infatti, riesce a stupire chiunque la guardi.

La storia e le caratteristiche della Torre di Pisa

Il campanile della cattedrale di Santa Maria Assunta si trova nella famosa piazza del Duomo di Siena, anche nota come piazza dei Miracoli. Alto 57 metri (58,36 metri se si considera anche il piano di fondazione), il campanile, costruito nell’arco di due secoli tra il dodicesimo e il quattordicesimo secolo, pesa 14 453 tonnellate e si distingue per un’inclinazione rispetto all’asse verticale pari a 3,97°.

Proprio questa particolare inclinazione ha reso necessari diversi interventi di restauro, al fine di scongiurare il pericolo di un crollo della Torre di Pisa.

I lavori di consolidamento iniziati nel 1990 e terminati alla fine del 2001 hanno reso possibile ridurre la pendenza della Torre di Pisa attraverso la cerchiatura di alcuni piani, l’applicazione temporanea di tiranti di acciaio e contrappesi di piombo (fino a 900 tonnellate) e la sottoescavazione. Durante i lavori, inoltre, è stata consolidata la base allo scopo di consentire di mantenere in sicurezza la torre per almeno altri 3 secoli, consentendo in questo modo l’accesso ai visitatori. Il campanile fu riaperto ufficialmente il 15 dicembre del 2001.

A distanza di 20 anni, l’evento verrà ricordato dall’Opera Primaziale (istituzione che da secoli sorveglia e tutela i capolavori di Piazza dei Miracoli) e dal Comune di Pisa. Nell’occasione, saranno anche rivelati i nuovi dati sullo stato di salute della Torre pendente.

L’ingegner Roberto Cela, direttore tecnico dell’Opera della Primaziale, ha anticipato in alcune dichiarazioni riportate dal ‘Corriere della Sera’: “È ancora tenuta sotto stretta osservazione da un gruppo di sorveglianza diretto dal professor Salvatore Settis, già direttore della Normale, che si riunisce 4 o 5 volte l’anno per valutare i dati del monitoraggio. Gli ultimi sono ottimi: il campanile sta ancora recuperando in modo lieve la pendenza”. Nello specifico, In 30 anni il Campanile si è raddrizzato di quasi mezzo metro.

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