La colonna del diavolo, uno dei misteri della città
La città di Milano è ricca di arcani segreti di cui non tutti conoscono l’origine. Tra i più noti vi è la colonna del diavolo.
Risale all’epoca romana ed è situata fuori dalla Basilica Sant’Ambrogio di Milano, la Colonna del diavolo ha sempre affascinato i milanesi ed i turisti che annualmente visitano la città. Ciò che rende questa struttura unica e da secoli oggetto di studi, sono due fori presenti nella parte bassa della colonna. Tra le leggende più diffuse, vi è quella secondo la quale quei segni furono lasciati dalle corna di Satana, per questo il nome di Colonna del Diavolo. Si narra, infatti, che Sant’Ambrogio, Vescovo di Milano nel IV secolo, fu sottoposto dal diavolo a dure prove con lo scopo di fargli mettere in dubbio la propria fede, ma il vescovo era incrollabile. Vedendo ogni suo tentativo vano, il diavolo cercò di trafiggere Sant’Ambrogio, mancandolo e finendo con le corna conficcate proprio nella famosa colonna. Per scappare da quell’incresciosa situazione, satana si trasformò in zolfo e sparì. Ecco perché, si narra che avvicinandosi alla Colonna del diavolo è possibile sentire proprio l’odore di questo minerale, da sempre associato con le presenze demoniache.
Tra le storie più inquietanti che aleggiano attorno a questa colonna, vi è quella che racconta come, la notte prima della domenica di Pasqua, è possibile vedere un carro guidato da Satana in persona, che trasporta all’inferno le anime dei dannati. In realtà, la Colonna del diavolo era utilizzata nell’Antica Roma per rituali tutt’altro che demoniaci, come l’incoronazione degli Imperatori. Forse per questo, ancora oggi, si è soliti infilare due dita nei fori presenti sulla colonna come segno di buon auspicio.