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Clima "pazzo": in Italia scoppia l'allarme api

Il clima "pazzo" ha colpito duramente anche le fioriture e causato difficoltà alle api che non hanno la possibilità di raccogliere il nettare

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La crisi climatica che sta coinvolgendo il nostro pianeta sta avendo ricadute anche nella creazione di miele che in Italia potrà subire una diminuzione della produzione di circa il 25%.

SOS api in Italia

La funzione fondamentale svolta dalle api era sostenuta già da Albert Einstein che affermava: “Se l’ape scomparisse dalla faccia della terra, all’uomo non resterebbero che quattro anni di vita”. Secondo la FAO tre coltivazioni alimentari su quattro (come le mele, le pere, le fragole, le ciliegie, i cocomeri) dipendono in una certa misura dall’impollinazione svolta dalle api.

Purtroppo, però, da un’analisi della Coldiretti condotta sui dati dell’European Severe Weather Database (Eswd) i problemi climatici che stiamo affrontando hanno colpito duramente anche le fioriture e causato difficoltà alle api che non hanno la possibilità di raccogliere il nettare. Questo è un segnale di grave pericolo per la biodiversità dato che le api sono sempre state ritenute un indicatore dello stato di salute dell’ambiente.

L’andamento climatico, che presenta inverni caldi, gelate in primavera e caldo africano, non causa solo un allarme per i ghiacciai italiani che si stanno sciogliendo o per le situazioni di estrema siccità ma anche complicazioni alla produzione di miele. Si conta, infatti, che quest’anno la situazione climatica possa causare la perdita di circa il 25% della produzione nazionale, ovvero l’addio ad un vaso di miele “Made in Italy” su quattro.

Salvaguardare il miele “Made in Italy”

Il governo ha stanziato dei fondi per sostenere il settore apistico che ha subito pesanti danni in seguito al maltempo, tuttavia questi sostegni sembrano non essere sufficienti. In questa situazione il pericolo è che i consumatori acquistino sempre più prodotti esteri a discapito di beni prodotti in Italia. Come ben si sa le api risultano essenziali nella produzione di miele un alimento che in Italia conta più di 60 varietà: dal miele di acacia al millefiori, da quello di arancia a quello di castagno.

Per evitare di acquistare miele estero che spesso si rivela di bassa qualità Coldiretti consiglia di rivolgersi direttamente ai produttori nelle aziende agricole, negli agriturismi o nei mercati di Campagna Amica. Inoltre è importante porre sempre molta attenzione all’etichetta che per il miele raccolto interamente sul nostro territorio riporta la parola “Italia”, mentre se il miele proviene da più Paesi dell’unione Europea l’etichetta deve riportare l’indicazione “miscela di mieli originari della CE”. Invece, se proviene da Paesi extracomunitari deve esserci la scritta “miscela di mieli non originari della CE”.

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