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Invasione di vespa velutina in Italia: dove sono i nidi

La vespa velutina sta espandendo sempre di più la sua presenza sul territorio italiano e in particolare cinque regioni sono a rischio invasione

Pubblicato:

Martina Bressan

SEO copywriter e Web Content Editor

Appassionata di viaggi, di trail running e di yoga, ama scoprire nuovi posti e nuove culture. Curiosa, determinata e intraprendente adora leggere ma soprattutto scrivere.

La vespa velutina, arrivata in Europa dall’Asia, si sta diffondendo sempre in Italia soprattutto nel nord della nostra penisola. Nel nostro paese, gli avvistamenti di questo insetto alieno sono intensificati sempre di più dal 2021 e ora la situazione sta mettendo in allarme i produttori di miele e i professionisti del settore.

Dove si trovano i nidi di vespa velutina in Italia

Conosciuta anche come calabrone asiatico, o calabrone dalle zampe gialle, la vespa velutina è arrivata accidentalmente in Europa nel 2005. Nello specifico, sembra essere “sbarcata” per la prima nel sud della Francia nel 2005 tramite un carico di vasellame per bonsai e da qui si è diffusa in diversi stati europei come l’Italia. In Italia, la situazione sembra essersi aggravata nel 2022 quando un focolaio presente nelle province di La Spezia e Massa Carrara si è esteso verso le coste della Toscana, raggiungendo le province di Lucca, Livorno, Pisa e Firenze. Da lì in poi gli avvistamenti si sono moltiplicati.

Nella nostra penisola questo insetto ora è molto presente in particolare il territorio di cinque regioni, Liguria, Piemonte, Toscana, Emilia-Romagna e Veneto, dove si parla di una vera e propria invasione. Per ora sembra non presentare nidi di questo insetto la Lombardia. Diversi studi hanno già stimato che la vespa velutina nei prossimi anni potrebbe continuare a espandersi soprattutto lungo la costa adriatica ma potrebbe arrivare anche in Campania.

Laura Bortolotti di CREA, ricercatrice e coordinatrice del programma Stop velutina che ora si occupa anche di studi sulla Vespa orientalis che colpisce il centro-sud Italia, ha descritto le caratteristiche del calabrone asiatico. Il ‘Quotidiano Nazionale’ ha ripreso le spiegazioni dell’esperta che spiega della straordinaria capacità della vespa di adattarsi: “Sono molto adattabili all’ambiente e sono poliandriche, cioè si accoppiano con più maschi. E questo fa sì che all’interno della colonia abbiano una variabilità genetica maggiore rispetto alle specie che si accoppiano con un solo maschio.”

Laura Bortolotti cerca poi di spiegare l’attività di diffusione della vespa velutina e sempre sul ‘Quotidiano Nazionale’ si leggono le sue parole: “Gli spostamenti sono legati alle attività umane. Le regine passano l’inverno nel legno, nella paglia, nella terra. I focolai nascono così, basta anche un trasporto di legname”.

I pericoli legati alla diffusione della vespa velutina

La vespa velutina a differenza delle vespe comuni non è solo di dimensioni più grandi ma ha colori un po’ diversi dato che il suo corpo è molto scuro con un’ampia banda gialla-arancione sulla parte inferiore dell’addome. Come già accennato il calabrone zampe gialle si diffonde molto velocemente e il pericolo più grande connesso alla sua diffusione è il fatto che la dieta delle sue larve è composta all’80% da api. Purtroppo, la vespa velutina cattura e uccide le api con grande rapidità ed efficienza.

Questo causa diversi problemi all’ecosistema e anche agli allevatori. Quando le vespe velutine trovano un alveare e uccidono alcuni esemplari le altre api per proteggersi smettono di uscire. Così facendo non raccolgono più nettare e polline l’intero alveare rischia di rimanere senza cibo e quindi di morire. Oltre alle api, la vespa velutina mira anche altri impollinatori, come bombi e farfalle, e alcuni alberi da frutto.

Dall’estate 2023 è stata introdotta anche un’applicazione smartphone per segnalare il calabrone killer: “STOP Velutina”. Rilasciata dalla rete italiana “STOP Velutina” che unisce enti di ricerca e apicoltori che studiano per fermare l’avanzata dell’ape aliena questa applicazione non solo mappa la presenza attuale della vespa velutina in Italia ma permette agli utenti di segnalare la presenza di nuovi focolai.

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