Inquinamento: in 58 città d’Italia lo smog è fuori dai limiti
Da un nuovo report emergono dati allarmanti: il nord Italia è la zona più inquinata d'Europa. Ecco le città italiane dove lo smog è fuori dai limiti
Pubblicato:
Milano
Fonte: iStock | Ph. claudio.arnese
Il report svela la classifica delle province più inquinate d'Europa, e tra le prime 10 ce ne sono ben 8 italiane. Al primo posto spicca Milano, con una concentrazione di PM 2.5 pari a 21,22 µg/m3. La città, che è anche una delle più trafficate al mondo, presenta valori ben al di sopra di quanto stabilito dall'OMS.
Cremona
Fonte: iStock | Ph. Flavio Vallenari
Al secondo posto c'è la provincia di Cremona, con un livello di PM 2.5 corrispondente a 21,12 µg/m3. Questa zona è stata anche al centro di una recente analisi del Guardian, che ha puntato l'attenzione sull'elevato numero di decessi che si è qui verificato a causa dell'inquinamento.
Monza e Brianza
Fonte: iStock | Ph. Alessandro Perazzoli
Segue in terza posizione un'altra provincia della Lombardia: si tratta di quella di Monza e Brianza, dove la concentrazione di particolato fine si attesta a 21,11 µg/m3.
Lodi
Fonte: iStock | Ph. claudio.arnese
Quarto posto per la provincia di Lodi, con una concentrazione di PM 2.5 pari a 20,62 µg/m3. È qui che si è verificato con più frequenza il superamento della soglia di rischio, con ben il 94,2% delle settimane monitorate in cui si è registrato un livello superiore ai 10 µg/m3 stabiliti dall'OMS.
Mantova
Fonte: iStock | Ph. bluejayphoto
Infine, al quinto posto c'è la provincia di Mantova, che registra valori di PM 2.5 pari a 20,42 µg/m3. La bella notizia è che la concentrazione è percentualmente in calo rispetto ai dati riscontrati nel 2018.
Biella
Fonte: iStock | Ph. claudio.arnese
Vediamo ora quali sono le province italiane in cui si è registrata una percentuale di incremento più alta dal 2018 ad oggi. Al primo posto c'è la provincia di Biella, che ha un valore medio annuo di 11,6 µg/m3: è aumentato del 17,2%.
Lecco
Fonte: iStock | Ph. deimagine
Seconda posizione per la provincia di Lecco, che dal 2018 è passata agli attuali valori di 14,22 µg/m3, con un incremento del 14,8%.
Vicenza
Fonte: iStock | Ph. Flavio Vallenari
Al terzo posto troviamo la provincia di Vicenza, che ha visto un aumento del 14,3% nelle registrazioni di PM 2.5 (oggi si attesta attorno ai 18,09 µg/m3).
Como
Fonte: iStock | Ph. Xantana
La provincia di Como si aggiudica il quarto posto: nell'ultimo anno ha raggiunto un valore di 13,6 µg/m3, segnando un incremento del 14,2%.
Varese
Fonte: iStock | Ph. Medvedkov
Infine, al quinto posto c'è la provincia di Varese: l'inquinamento è aumentato del 14%, raggiungendo gli attuali valori di 15,88 µg/m3.
Il nord Italia è l’area più inquinata d’Europa: a rivelarlo è il nuovo report di Deutsche Welle, stilato in collaborazione con lo European Data Journalism Network. La situazione non è rosea, con il 98% della popolazione europea che continua a vivere in zone dove la concentrazione di particolato fine (PM 2.5) è superiore ai livelli stabiliti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Sono ormai noti i rischi per la salute di questo tipo di inquinamento, particolarmente pericoloso perché composto da particelle di dimensioni così minuscole da penetrare in profondità nel sistema respiratorio umano.
Per questo è nato il programma Zero Pollution Vision for 2050, con il quale l’UE si impegna a ridurre del 55% le morti premature legate al particolato fine, entro il 2030. Al momento, tuttavia, ci sono zone d’Europa in cui la situazione è particolarmente allarmante. È il caso dell’Italia, che presenta ancora elevati livelli d’inquinamento atmosferico: siamo uno dei pochi Paesi in cui la concentrazione di PM 2.5 non è ancora calata rispetto al 2018. Ci sono ben 58 città italiane dove lo smog supera di gran lunga i limiti previsti dall’OMS, in alcuni casi addirittura raddoppiandoli. E la Pianura Padana si aggiudica il record negativo come zona più inquinata d’Europa.
Vediamo quali sono le province italiane che presentano la concentrazione maggiore di particolato fine e quelle che hanno visto un aumento (in percentuale) maggiore nel corso degli ultimi anni.