Imposte comunali a Milano: come orientarsi
Tutto quello che c'è da sapere sulle principali imposte comunali della città metropolitana di Milano e sui servizi online del Comune
Milano, con i suoi elevati livelli di efficienza nei servizi, è certamente tra le città europee con la più alta qualità della vita.
Queste performance lusinghiere devono molto al sistema delle imposte e alla trasparenza burocratica del capoluogo lombardo.
Tra le imposte comunali troviamo quelle sugli immobili (Imu e Tasi) e quelle sui rifiuti. Il sito del Comune di Milano permette di scaricare il bollettino di pagamento dei tributi, consentendo agli utenti, previa registrazione, di reperirlo dal Fascicolo del Cittadino-Impresa. Inoltre è possibile fissare un appuntamento, per ottenere chiarimenti, direttamente sull’Agenda Online del Comune.
Altra imposta comunale è quella derivante dall’occupazione di suolo pubblico. Per occupazioni di beni del comune, strade e piazze occorre un’autorizzazione; inoltre, a carico dell’occupante, c’è il pagamento di un canone, calcolato in base ai seguenti parametri: durata dell’occupazione, importanza e superficie dell’area scelta.
Tutti i cittadini con domicilio a Milano dal 1 gennaio (anche se con residenza in altro comune) devono, inoltre, provvedere al pagamento dell’Addizionale Comunale Irpef. Dal 2013, il Consiglio Comunale ha esentato dal pagamento dell’Addizionale i redditi inferiori ai 21.000 euro. Tutti gli altri devono pagare in due rate un’aliquota unica dello 0,8%.
Altre imposte sono quelle legate alla pubblicità e al soggiorno. Chiunque effettui pubblicità deve corrispondere al comune una quota stabilita in base alla superficie occupata. Il calcolo del dovuto si effettua online. Infine tutti i non residenti che soggiornano in una struttura alberghiera devono pagare un’imposta di soggiorno (varia dai 2 ai 5 euro).