Guerra in Ucraina, ora è allarme carta igienica in Italia
Italia, è allarme carta igienica: produzione a rilento a causa del divieto imposto a Russia e Bielorussia sull'importazione di alcuni tipi di legno
Alla lunga lista di prodotti che vedono aumentare il proprio costo a causa del conflitto tra l’Ucraina e la Russia, si aggiunge anche la carta igienica. La causa è da ricercare nel divieto imposto dagli Stati Uniti a Russia e Bielorussia di importare alcuni tipi di legno.
Il divieto era già stato imposto durante il mese di aprile del 2022 ma gli effetti di questo veto iniziano a farsi sentire solo adesso. Tra le tipologie di legni bloccati alle due Nazioni c’è anche la betulla: la sua polpa, composta da particolari fibre corte, viene utilizzata nel processo di produzione della carta igienica al fine di renderla più morbida.
A cominciare dall’aprile del 2022, il divieto imposto dagli Stati Uniti ha fatto schizzare i prezzi del parquet, composto per l’80% di multistrati di betulla. Adesso la stessa sorte tocca alla carta igienica: i rotoli stanno già diventando più sottili e più costosi in gran parte del mondo.
Scatta l’allarme carta igienica in Italia
La filiera della carta igienica in particolare, ma anche quella di tutti i prodotti di carta in generale, è sempre a rischio durante i momenti di crisi. Durante i primi mesi della pandemia di Covid-19, nel 2020, l’interruzione dei trasporti su larga scala provocò una grande crisi nel reparto della carta, con ripercussioni negative anche sui consumatori.
In quell’occasione il blocco delle navi adibite al trasporto dei container rallentò tutto il mercato delle fibre di legno che è fondamentale per la produzione di tanti tipi di carta. La situazione al momento risulta addirittura peggiore rispetto agli scenari del primo anno di Coronavirus.
I numeri parlano chiaro: come riportato da Repubblica.it, dall’inizio del 2022 fino al mese di settembre, sono arrivate 1,4 milioni di tonnellate di polpa in meno rispetto al solito. Di conseguenza sono aumentati anche i prezzi: si stima un incremento del 45% causato anche dall’aumento del costo energetico che va a gravare sulle fabbriche.
In diverse parti del mondo è già partita la corsa ad accaparrarsi la betulla. E prima che la produzione possa tornare a stabilizzarsi, potrebbero passare parecchi mesi. Sono due le Nazioni destinate a soffrire particolarmente per questa emergenza: la Svezia e la Finlandia, i primi due produttori europei di betulla, utilizzata per realizzare tutta una serie di prodotti che va dai fazzoletti di carta alle scatole di cartone ondulato, passando appunto per la carta igienica.
La situazione è molto complicata anche in altri Paesi. In Spagna, per esempio, la Ence Energia Y Celulosa SA, nel mese di luglio, è stata costretta a chiudere lo stabilimento produttivo situato a Pontevedra a causa della siccità che ha rallentato i raccolti. La siccità, problema che ha causato diversi disagi anche in Italia, è lo stesso motivo che ha fermato la produzione di un’azienda brasiliana: la Suzano Corp.
La carta igienica, dunque, va ad aggiungersi alla lunga lista di prodotti messi a rischio dalla guerra in Ucraina: si va dal burro al miele, passando per il latte e per l’olio di semi di girasole. A rischio anche le bevande gassate a causa della mancanza di anidride carbonica.