Domenica primo dicembre, all’alba, si è verificato un curioso episodio che ha creato un po’ di scompiglio tra gli automobilisti italiani. Google Maps, uno dei navigatori più utilizzati, ha segnalato lungo la penisola diverse chiusure autostradali che, in realtà, non esistevano. L’errore ha interessato importanti arterie come l’A1, l’A14 e l’A22, generando momenti di confusione per chi si trovava in viaggio. Le segnalazioni riguardavano presunti blocchi lungo tratte chiave come l’A1 tra Piacenza e Parma e l’Autostrada del Brennero nei pressi di Bolzano, Trento e Verona. Fortunatamente, dopo un paio d’ore, intorno alle 8, queste chiusure fantasma sono scomparse e la situazione si è normalizzata. Tuttavia, l’incidente solleva domande sull’affidabilità dell’applicazione dato che questo problema non è nuovo per Google Maps.

Nuove “chiusure fantasma” segnalate da Google Maps

Domenica mattina l’applicazione Google Maps ha segnalato alcune chiusure inesistenti lungo alcuni dei tratti autostradali noti come i più trafficati del Paese. Il problema tecnico è fortunatamente durato solo poche ore. Tra le autostrade coinvolte nella segnalazione c’era l’Autostrada del Brennero A22 che è considerata un’arteria molto importante perché permette i collegamenti tra il sud e il nord dell’Europa. Proprio per questo è uno dei tratti autostradali italiani più frequentati della penisola. Google Maps ha indicato presunti blocchi a sud di Bolzano, a sud di Trento e a sud di Verona.

Interessata al problema è stata anche l’Autostrada del Sole (A1) che collega Milano a Napoli. Lungo questa arteria il tratto segnalato come chiuso era quello tra Piacenza e Parma, tratto cruciale per i collegamenti tra nord e centro Italia. Infine, sono stati segnalati problemi anche lungo la A14 Adriatica con chiusure tra Imola e Cesena che hanno spinto alcuni automobilisti a deviare. Il problema fortunatamente è avvenuto al mattino presto e prima delle otto era già stato risolto, per questo l’episodio ha causato disagi limitati. Non si sono, quindi, registrati grandi disagi alla viabilità.

Precedenti episodi di “chiusure fantasma” su Google Maps

Le chiusure fantasma segnalate da Google Maps, sebbene non frequenti, rappresentano un problema che può avere conseguenze reali per la mobilità e il traffico. Quello di domenica non è stato un caso isolato. Negli ultimi mesi, episodi analoghi si erano già verificati mettendo in discussione l’affidabilità del servizio di navigazione di Google.

Lo scorso maggio, per quasi un’intera giornata, Google Maps aveva segnalato una presunta chiusura dell’Autostrada del Brennero tra Vipiteno e il confine di Stato. In realtà, non c’era alcun blocco, ma l’algoritmo suggeriva di impiegare percorsi alternativi. Questo ha causato un massiccio afflusso di veicoli sulla strada statale e nelle vie della cittadina di Vipiteno. La società che ha in gestione il tratto autostradale si è mobilitata per informare gli automobilisti dell’errore ma il traffico a Vipiteno era comunque intasato e lungo la SS12 si sono formati più di sei chilometri di coda.

Un’altra chiusura fantasma simile si è verificata a ottobre, sempre sull’Autostrada del Brennero. Questa volta l’interruzione inesistente segnalata è durata solo poche ore, ma il disagio è stato comunque percepibile. In quel caso la presenza di lavori di asfaltatura in corso che limitavano il numero di carreggiate percorribili ma non vietavano il transito potrebbero aver confuso l’applicazione. Gli episodi di chiusure fantasma, quindi, sembrano essere legati a come l’algoritmo di Google Maps interpreta i dati di traffico.