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Francamente scatena il caso sull'Inno d'Italia: la polemica

Chiamata a cantare "Fratelli d'Italia" prima di una gara di volley, Francamente ha scatenato una polemica sulla "non inclusività" dell'Inno di Mameli

Pubblicato:

Silvio Frantellizzi

Giornalista

Giornalista pubblicista. Da oltre dieci anni si occupa di informazione sul web, scrivendo di sport, attualità, cronaca, motori, spettacolo e videogame.

Francamente, artista uscita dall’ultima edizione di X-Factor, ha sollevato una polemica sull’Inno d’Italia: la cantante, chiamata a cantarlo prima della finale di Coppa Italia femminile di pallavolo, ha dichiarato sui social che “Fratelli d’Italia” non è inclusivo, scatenando le reazioni più disparate.

Francamente e la polemica sull’Inno d’Italia: cosa è successo

In occasione della finale di Coppa Italia femminile 2024/2025 tra il Prosecco Imoco Conegliano e il Numia Vero Volley Milano, andata in scena il 9 febbraio alla Unipol Arena di Casalecchio di Reno, Francamente è stata invitata per cantare l’inno d’Italia prima dell’inizio del match.

L’artista reduce dall’esperienza di X-Factor ha pubblicato sui social un video dove sostiene che l’Inno di Mameli non sarebbe inclusivo, motivo che l’avrebbe portata a interrogarsi sulla possibilità di cantarlo o meno a ridosso della sfida di volley, poi vinta dalla formazione veneta:

“Mi è stato proposto di cantare l’Inno d’Italia prima di una manifestazione sportiva che nel suo essere campione di inclusività, comincia con Fratelli d’Italia – ha dichiarato Francamente – la prima cosa a cui ho pensato è stata, bene, accetto, ma cambio il testo per renderlo più inclusivo. Ho scoperto però che questo sarebbe stato vilipendio alla bandiera e così mi sono detta, forse non è il caso.

Si sono aperte due opzioni, la prima era semplicemente quella di rifiutare, dire grazie. La seconda, quella che ho intrapreso, era invece l’opportunità di prendere uno spazio, l’opportunità di cantare l’inno che sì, ha un linguaggio non inclusivo, ma farlo da donna queer e vestendo determinati colori per dare un messaggio molto chiaro. Le persone queer esistono, le persone transessuali esistono, le persone non binarie esistono, e tutte queste persone non sono cittadini e cittadine di serie b, ma hanno pari dovere e soprattutto diritti di ogni italiano e ogni italiana.

Le persone nere esistono all’interno della comunità italiana e anche loro non sono cittadine di serie b e che tante sono le persone stanche di un’Italia razzista, di un’Italia omofoba, di un’Italia che si riconosce ormai in un tricolore anacronistico. Quando viene scritto l’Inno di Mameli si pensa a unificare diversi stati che componevano l’Italia sotto un’unica bandiera. Bene, noi questa bandiera già ce l’abbiamo da tantissimo tempo, e penso che ora l’obiettivo debba essere quello piuttosto di unificarsi sotto una bandiera di pace, sotto una bandiera di inclusività”.

La replica di Cruciani e il caso X-Factor

Quanto sostenuto da Francamente nel suo video ha dato adito a diverse polemiche, dividendo il popolo dei social network come succede sistematicamente in questi casi. Facile intuire le due “fazioni”: da una parte chi ha sposato il suo pensiero, dall’altra, invece, chi lo ha ritenuto eccessivo.

Dell’argomento ha parlato anche Giuseppe Cruciani, replicando alle affermazioni di Francamente durante l’apertura di una puntata de ‘La Zanzara’, il suo seguitissimo programma radiofonico: “Non ci rompere con l’inclusività dell’Inno d’Italia – ha detto il giornalista – a me queste cose fanno andare il sangue al cervello, l’hanno chiamata a pagamento per andare a una manifestazione sportiva, benissimo. Ti chiamano a pagamento e tu che cosa fai, metti in discussione l’Inno italiano? Ma chi sei per mettere in discussione l’Inno?”.

Francamente, nel corso della sua partecipazione al talent show X-Factor, aveva già sollevato una polemica: quando finì al ballottaggio con Mimì (perdendolo) aveva polemizzato sul fatto che la finale avrebbe visto la partecipazione di una sola donna, dando vita poi a un dibattito nei giorni successivi relativo al gap tra donne e uomini nel mondo musicale.

“Comunque vada stasera, una sola ragazza andrà in finale e questa credo sia una grande sconfitta – aveva dichiarato in diretta – meno donne vengono rappresentate nella musica, meno donne si avvicineranno alla musica e continueremo a perdere la produzione musicale di metà del genere umano”.

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