Estate 2022, quali sono le spiagge a numero chiuso in Sardegna
Alcune delle spiagge più belle della Sardegna a numero chiuso per tutta la stagione 2022: ecco quelle ad accesso limitato e quelle con ticket d'ingresso
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Lu Imposti e Brandinchi
Le prime novità riguardano le spiagge di Lu Imposti e Brandinchi, lungo il litorale di San Teodoro, a sud di Olbia: tutti, esclusi i residenti, pagheranno l’accesso alle spiagge, per cui è stato anche imposto un numero massimo giornaliero di bagnanti. Nella spiaggia di Lu Imposto potranno soggiornare 3300 persone, mentre a Brandinchi (nella foto) potranno accedere 1447 persone.
Spiaggia del Cavaliere
L’Isola di Budelli, nell’Arcipelago della Maddalena, è uno dei gioielli naturalistici di Sardegna messo più a rischio dal fenomeno dell’erosione del litorale. Dopo la splendida spiaggia rosa, chiusa ai turisti dal 1994 per via dei numerosi furti di sabbia, anche la Spiaggia del Cavaliere diventa a numero chiuso per limitare i pericolosi effetti della pressione antropica sul delicato ecosistema dell’area naturale protetta.
Cala Coticcio
Restando nell’Arcipelago della Maddalena, sull’isola di Caprera, potrebbero essere istituite nuove regole d’ingresso e permanenza anche per Cala Coticcio, che rientra nell’area del Parco Naturale. Già lo scorso anno l’accesso via terra era possibile soltanto in presenza delle guide abilitate alla visita, e per quest’anno si potrebbe optare per il numero chiuso che potrebbe essere di sole 60 persone al giorno.
La Pelosa
Guardando al versante occidentale della regione si trova la spiaggia della Pelosa, tra le spiagge più belle della Sardegna: La Pelosa, sul cui delicato arenile grava la presenza di migliaia di turisti ogni anno, è stata oggetto sin dal 2019 di una sperimentazione legata al numero chiuso e all’introduzione di un ticket per l’ingresso in spiaggia. Nel 2022 potranno entrare 1500 bagnanti al giorno, su prenotazione, pagando un biglietto di 3,50 euro a testa.
Tuerredda
Tuerredda è l’unica spiaggia della costa Ovest della Sardegna ad adottare quest’anno il numero chiuso: potranno accedere alla perla del Sulcis, tra spiagge libere e stabilimenti balneari, un totale di 1100 persone al giorno.
Cala dei Gabbiani
In Ogliastra sono diverse le calette a numero chiuso: nel comune di Baunei sono stati imposti anche dei limiti alla permanenza in spiaggia, per esempio a Cala Biriala, dove si può stare al massimo per due ore. Anche a Cala dei Gabbiani, nella foto, la permanenza massima consentita è di due ore. Il limite di accessi giornalieri consentiti è di 350 persone.
Santa Maria Navarrese
Anche a Santa Maria Navarrese, sempre nella provincia di Nuoro,sono state introdotte delle limitazioni: nella spiaggia centrale del paese sono consentiti al massimo 1300 accessi al giorno, mentre a Cala Sinie il tetto è fissato a 1600 ingressi giornalieri.
Punta Molentis
A sud della Costa Rei, in zona Villasimius, sono diverse le spiagge che hanno adottato il numero chiuso e l’ingresso a pagamento: oltre a Cala Pira, a Castiadas, diventa a pagamento la spiaggia di Punta Molentis, cui possono accedere 200 persone al giorno. È previsto un contributo di 1 euro per ogni bagnante, mentre per lasciare l’auto si paga un ticket di 10 euro.
Porto Sa Ruxi
Porto Sa Ruxi è la seconda spiaggia a numero chiuso di Villasimius: qui possono accedere al massimo 150 persone al giorno, ma oltre al pagamento del ticket di 10 euro per il parcheggio dell’auto non è previsto alcun biglietto d’ingresso.
Cala Mariolu
Anche la perla del golfo di Orosei è a numero chiuso: per entrare nella splendida sabbia di ciottoli di Cala Mariolu è previsto il pagamento di un ticket di 1 euro a persona, per un limite massimo di 550 ingressi al giorno.
Spiagge a numero chiuso, ticket di ingresso e orari di permanenza: per tutelare il patrimonio naturale delle più belle spiagge della Sardegna, molti comuni hanno deciso di istituire nuove regole che permettano di evitare il sovraffollamento di turisti sugli arenili più gettonati della costa sarda.
Dalle spiagge di San Teodoro alle impervie calette dell’Ogliastra, cresce il numero dei paradisi naturali di Sardegna che diventano a numero chiuso o a pagamento per tutelare l’ambiente marino e contrastare l’erosione dei litorali, fenomeno che preoccupa sempre di più gli scienziati e le amministrazioni sarde.
Nel corso degli ultimi anni sono stati sperimentati diversi approcci al numero chiuso, che prevedono in alcuni casi anche l’applicazione di un ticket d’ingresso, regole di comportamento e limitazioni al tempo di permanenza dei bagnanti in spiaggia.