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Dopo gli americani, i francesi: Torino al top. Perché?

Cugini d’oltralpe e viaggiatori a stelle e strisce premiano la città sabauda. Ecco i motivi del successo turistico di Torino

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Città ricolma di storia e tradizione, Torino è una delle mete più ambite dai turisti e non fanno eccezione americani e francesi. Dopo il “New York Times”, quest’anno sono stati proprio i cugini d’Oltralpe ad inserire la città sabauda nella top 10 delle destinazioni per il 2017, selezionate dalla rivista “Télérama”. Ma qual è il segreto di Torino e perché piace così tanto ai turisti?

“Non paga di avere uno dei più bei musei del cinema e della seconda più grande collezione di reperti egizi del mondo – si legge sulla rivista francese –  Torino , culla del movimento slow-food, si propone anche come paradiso per i buongustai”.

Nel tempo, il capoluogo piemontese è riuscito a mantenere intatta la propria storia secolare, lasciando allo stesso tempo inalterata la propensione cosmopolita e l’ardore culturale che pulsa nel profondo del proprio animo. Queste due eccellenti qualità hanno costruito una preziosa mescolanza fatta di arte, storia, cultura e ospitalità, tutte caratteristiche che brulicano tra i portici e gli eleganti palazzi dall’aspetto regale del capoluogo piemontese.

Tra i motivi per cui Torino è stata inserita dalla rivista francese Télérama tra le destinazioni imperdibili dell’anno, il cibo è in cima alla lista.

Mangiar bene val bene un viaggio oltreconfine ed è fuori di dubbio che la rinomata cucina torinese è un grande attrattore per gli amanti della buona tavola. Le piole – le caratteristiche trattorie che custodiscono i tesori della gastronomia piemontese – offrono succulenti piatti che conquistano le papille gustative dei turisti. Funghi e tartufi dominano le tavole, accompagnandosi a cacciagione, lasagne e agnolotti. I turisti non rinunciano nemmeno al vitello tonnato, innaffiato da abbondante vino Barolo, una delizia per il palato. Chi visita la città, non può inoltre non assaggiare come dessert i gianduiotti, tipici cioccolatini piemontesi famosi in tutta Italia e nel mondo per l’unione sublime di cacao e nocciola.

Ma Torino non è solo buona cucina. I francesi la suggeriscono come meta ideale anche per i musei, in particolare quello egizio. Non a caso, già nell’Ottocento Torino era meta di turismo culturale dalla Francia: lo studioso Champollion scriveva, infatti: “La strada per Menfi e Tebe passa per Torino”. La rara collezione di antichità egizie si trova presso il Palazzo dell’Accademia delle Scienze che custodisce con zelo sarcofaghi, mummie papiri e gioielli di rara bellezza e inestimabile valore.

Un capoluogo così ricolmo di storia e tradizione non poteva non essere custode di cimeli artistici. Ed è nel cuore di Torino, all’interno della maestosa Mole Antonelliana, che ha sede il Museo Nazionale del Cinema, tra i più affascinanti del mondo. Francesi e americani – particolarmente sensibili al fascino della settima arte – vengono attratti dai tanti oggetti qui custodi gelosamente, che hanno fatto la storia del cinema italiano e internazionale. Lanterne magiche, cimeli dei set più prestigiosi, costumi di scena e una sterminata collezione di manifesti, libri e pellicole in costante aumento fanno di questo luogo un tempio sacro dedicato alla celluloide.

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