Case a 1 euro a Palma di Montechiaro: è la città del Gattopardo
Cresce la lista dei comuni italiani che mettono in vendita case a 1 euro: l’ultimo a lanciare l'iniziativa è il borgo siciliano che ispirò Il Gattopardo
Cresce la lista dei piccoli comuni italiani che mettono in vendita case a 1 euro per arginare lo spopolamento: anche Palma di Montechiaro, il borgo siciliano che ispirò le ambientazioni de Il Gattopardo di Tomasi di Lampedusa, ha approvato un regolamento per la cessione di immobili a un prezzo simbolico.
Un progetto che non prevede soltanto la messa in sicurezza e la ristrutturazione di abitazioni, ma anche l’avvio di nuove attività commerciali che possano rivitalizzare la vita del placido borgo siciliano.
Case a 1 euro a Palma di Montechiaro
Il nuovo regolamento è stato approvato dal Consiglio Comunale di Palma di Montechiaro a fine luglio 2022: il borgo siciliano si aggiunge così alla lista, sempre più nutrita, dei borghi italiani che mettono vendita case a prezzi simbolici per contrastare lo spopolamento e incentivare l’economia locale.
Le richieste per gli immobili in disuso saranno raccolte dall’amministrazione comunale, che farà da tramite con gli aspiranti acquirenti. L’obiettivo è quello di mettere in sicurezza e ripristinare le strutture cittadine, ma nel caso di Palma di Montechiaro si tratta anche di rivitalizzare il borgo con l’arrivo di nuove attività commerciali, che possano rilanciarne l’economia.
Le case infatti potranno essere destinate non soltanto ad uso abitativo, ma potranno essere usate anche per insediare nel borgo nuove imprese: strutture ricettive, ristoranti, botteghe artigiane sono insomma le benvenute nel piccolo comune sulla costa meridionale della Sicilia.
La città che ispirò Il Gattopardo
Palma di Montechiaro non è soltanto uno splendido borgo collinare nelle assolate terre siciliane, si tratta anche della città che ispirò le ambientazioni descritte da Giuseppe Tomasi di Lampedusa nel celebre romanzo Il Gattopardo.
Le vicende del principe Fabrizio Salina si svolgono tra Palermo e il feudo agrigentino di Donnafugata, che comprende Ciminna, Palma di Montechiaro e Santa Margherita di Belice.
Pare che il castello di Donnafugata, la residenza estiva dei Salina nel romanzo, si ispirasse proprio alle strade e alle atmosfere del paese in cui Giuseppe Tomasi di Lampedusa trascorse l’infanzia.
Il borgo, soprannominato la “Città del Gattopardo”, fu fondato proprio dalla nobile famiglia dello scrittore nel 1637: padri fondatori della città furono i fratelli Carlo, Barone Tomasi e Giulio, guidati dal potente zio Mario Tomasi de Caro, che era Capitano del Sant’Uffizio dell’Inquisizione di Licata nonché governatore della città.
All’epoca della stesura del romanzo, scritto tra il 1954 e il 1957, la famiglia dei Tomasi di Lampedusa possedeva ancora numerose proprietà nelle terre di Palma di Montechiaro: qui, nel luogo chiamato Donnafugata, sono ambientate molte delle vicende de Il Gattopardo.
Il successo delle case a 1 euro
L’iniziativa delle case a 1 euro, partita da uno sparuto numero di piccoli Comuni pionieri che hanno aperto la strada a tutti gli altri, ha sin da subito attirato l’attenzione delle testate giornalistiche internazionali e, ovviamente, degli investitori stranieri.
Il caso del borgo siciliano di Sambuca, finito sia sulla CNN sia sul Guardian e sommerso di richieste di acquisto per le case a 1 euro, è soltanto un esempio. Sono tantissimi i comuni italiani che hanno deciso di mettere in vendita le case a 1 euro: succede in Sardegna, in Abruzzo, in Valle d’Aosta e persino nella costosissima città metropolitana di Milano.
In attesa che venga pubblicato il nuovo regolamento comunale, Palma di Montechiaro si prepara quindi a ricevere le attenzioni della stampa e dei tantissimi potenziali acquirenti, italiani e stranieri, che potrebbero in un colpo solo acquisire una casa a 1 euro sul mare e la possibilità di immergersi nelle suggestive atmosfere che ispirarono Il Gattopardo.