Case a 1 euro a Cammarata, storico borgo siciliano
Il borgo siciliano di Cammarata partecipa al progetto delle case a 1 euro in collaborazione con Street To, associazione di giovani professionisti locali
Sempre più alto il successo del progetto Case a 1 Euro che ha visto fare conquiste da nord a sud per tutta la penisola: ultimo paese coinvolto è Cammarata, uno storico borgo siciliano che si distingue per essere un unicum in tutta Italia.
Case a 1 euro a Cammarata
Nel 2015 Cammarata aveva aderito con una delibera al progetto Case a 1 Euro, stabilendo le regole per riqualificare il centro storico, selezionando gli immobili che necessitavano di un restauro prima di poter tornare a risplendere. Lo scopo era quello di ripristinare abitazioni ma anche strutture ricettive o commerciali. Ad alimentare l’interesse verso il progetto ci ha pensato la Cnn che ha dedicato un servizio al borgo siciliano con le case vendute ad un prezzo estremamente conveniente. A parlare è stato Enzo Ligregni, responsabile dell’area tecnica rigenerazione urbana del Comune, che ha sottolineato come il borgo antico con primi insediamenti già prima dell’anno Mille goda di una vista incredibile sull’Etna.
Il Comune di Cammarata però non si è limitato a partecipare al progetto Case a 1 Euro ma ha scelto di collaborare con l’associazione Street To per poter promuovere al meglio l’iniziativa. Street To è un’associazione di giovani nativi del luogo che lavorano in ambiti differenti che si è messa al servizio del Comune per poter aiutare Cammarata a trovare da una parte nuovi venditori e dall’altra persone interessate a ridare vita all’incantevole borgo.
Alla scoperta di Cammarata
A partecipare al progetto Case a 1 Euro c’è anche un altro borgo siciliano: Cammarata si trova in provincia di Agrigento e si trova alle pendici dell’omonimo monte. Secondo gli storici il nome deriva dal bizantino “Kàmra” che significa “stanza a volta” e vanta una storia importante alle sue spalle. Passato dalle mani bizantine a quelle arabe, la contea di Cammarata passa anche sotto il governo dei Normanni e degli Svevi proprio come molte altre zone della Sicilia. Del castello, che una volta dominava il borgo, restano parte dell’ala meridionale con la torre carceraria, le tracce delle fondamenta e alcune pareti dell’antica costruzione. La torre carceraria viene spesso utilizzata per delle esposizioni, come ad esempio la mostra permanente di Salvatore Trajna.