La baia di Ieranto nasconde un tesoro: censite 260 specie
Dopo anni di monitoraggio, sono state scoperte 260 specie nella baia di Ieranto, angolo di paradiso situato in mezzo ai Golfi di Napoli e Salerno
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Un vero e proprio tesoro è stato scoperto nella baia di Ieranto: i risultati del monitoraggio realizzato a Massa Lubrense dal Parco Marino di Punta Campanella hanno portato al censimento di 260 specie. Un risultato straordinario, presentato in occasione dell’European Conference on scientific diving.
I fondali della baia di Ieranto, luogo magico situato in mezzo ai Golfi di Napoli e di Salerno, nascondono un mondo ricco di vite colori, fondamentale per l’equilibrio dell’ecosistema della “zona B” dell’Area marina protetta di Punta Campanella.
Baia di Ieranto: censite 260 specie
Da anni il Parco effettua un attento monitoraggio del luogo: in superficie, impedendo l'accesso alle imbarcazioni a motore, e subacquee, tramite la raccolta di dati sulle specie presenti nelle acque della baia, sia quelle endemiche che quelle invasive.
Baia di Ieranto: censite 260 specie
L'ultimo monitoraggio ha mostrato la presenza di 260 specie tra i fondali della baia della Campania. Il progetto, iniziato nel 2011, è stato portato avanti dall'Area marina protetta di Punta Campanella in collaborazione con il FAI, il Fondo Ambiente Italiano che ha riaperto 50 beni storici in Italia, con l'obiettivo di tutelare e promuovere la fruizione della baia di Ieranto.
Baia di Ieranto: censite 260 specie
Il lavoro svolto negli ultimi dieci anni, realizzato grazie all'aiuto di tanti volontari e presentato all'European Conference on scientific diving, ha portato al monitoraggio delle barche, allo stop all'ancoraggio e alla pesca illegale. Contestualmente è stata portata avanti la pulizia continuativa del mare e delle spiagge, insieme all'informazione rivolta ai turisti e alla promozione di un turismo ecocompatibile.
Baia di Ieranto: censite 260 specie
Il 90% delle 260 specie censite alla baia di Ieranto sono presenti in maniera stabile tra le sue acque, mentre il 6% si affacciano solo sporadicamente nella zona. Le specie più spettacolari sono le tartarughe, i delfini e i tonni. Questo angolo di paradiso della Campania è ricco di biodiversità, favorito dal fenomeno dell'upwelling, ovvero la "risorgenza" di acque più fredde dalle profondità marine.
Baia di Ieranto: censite 260 specie
Delle specie censite, i due gruppi tassonomici più rappresentativi sono quelli dei pesci e delle alghe che vantano 50 specie diverse ciascuno. I molluschi sono presenti nella Baia in mezzo ai Golfi di Napoli e di Salerno con 40 specie, tra cui gli Opistobranchi, delle piccole lumache marine con conchiglia ridotta oppure mancante. Presenti anche spugne e madrepore, soprattutto vicino alle grotte.