Troppe multe: l'autovelox di Cadoneghe è stato fatto esplodere
Nel comune di Cadoneghe, in provincia di Padova, è stato fatto esplodere l'autovelox della discordia: aveva emesso 24 mila multe i poche settimane
A Cadoneghe, comune sparso situato nella provincia di Padova, è stato fatto esplodere un autovelox che nel giro di un mese aveva emesso più di 24 mila multe.
L’episodio è successo nella serata di mercoledì 9 agosto 2023, poco dopo le 21.30 quando l’autovelox della discordia è stato fatto esplodere. L’attentato all’occhio elettronico che aveva emesso migliaia di multe in poco tempo ha provocato una forte esplosione co conseguente colonna di fumo alta diversi metri.
Esploso l’autovelox di Cadoneghe: dispositivo da 24 mila multe
L’autovelox in questione era stato installato dall’Amministrazione Comunale lungo la statale del Santo, all’altezza dell’incrocio con via Donizetti: l’elevato numero di multe provocate in appena un mese ha esasperato qualche automobilista che evidentemente ha mal digerito il limite imposto lungo in quello specifico tratto di strada.
Il dispositivo è situato all’altezza di un noto negozio di mobili della zona e nel giro di poche settimane ha emesso più di 24 mila multe, numeri che possono fare concorrenza all’autovelox più spietato d’Italia: un anziano è stato multato addirittura 38 volte, con sanzioni che ammontano a quasi 10 mila euro.
In base alle ricostruzioni di alcuni testimoni e secondo quanto riportato dai quotidiani locali, l’autovelox è esploso in aria dopo che qualcuno aveva posizionato una quantità importante di polvere pirica ai piedi del dispositivo. Nella serata del 9 agosto i cittadini del comune veneto hanno sentito un forte boato che ha fatto sobbalzare sulle sedie centinaia di residenti della zona: all’esplosione sono seguite tante chiamate ai numeri di emergenza.
Nelle zone vicine all’autovelox esploso in Veneto sono state ritrovate tracce di polvere che con molta probabilità è stata utilizzata come innesco: alcuni cittadini, sorpresi dal fortissimo boato, hanno chiamato le forze dell’ordine.
Sul luogo dell’esplosione sono arrivate diverse pattuglie di Carabinieri, insieme agli Artificieri e ai Vigili del Fuoco che si sono occupati di mettere in sicurezza l’area. Che l’evento fosse di natura dolosa si è intuito subito, ma resta ancora sconosciuta l’identità dell’autore del gesto.
La reazione del sindaco di Cadoneghe
Quanto accaduto a Cadoneghe è stato commentato così dal sindaco del comune della provincia di Padova, Marco Schiesaro: “Sono sconcertato di fronte a questo gesto che poteva anche provocare dei feriti – le parole del primo cittadino riportate da Padova Oggi – mi hanno telefonato in tempo reale i residenti dicendomi che il boato è stato enorme, come fosse una bomba. Altri mi hanno riferito che poco prima dell’esplosione sono passate famiglie con bambini a piedi proprio vicino al dispositivo: una situazione che poteva davvero trasformarsi in tragedia”.
“Ribadisco la bontà della scelta di posizionare l’autovelox in quel punto – ha continuato il sindaco – anche la Prefettura ha dato il suo assenso. Il compito di un amministratore è quello di tutelare la sicurezza della gente e monitorare la velocità è uno dei compiti di chi governa un paese”.
Il sindaco di Cadoneghe ha poi annunciato che l’autovelox esploso verrà sostituito con un nuovo dispositivo per la rilevazione della velocità, dichiarando di avere “piena fiducia nelle forze dell’ordine” e augurandosi che “il responsabile o i responsabili vengano assicurati quanto prima alla giustizia”.